Negli ultimi giorni si sta parlando del ritiro di Matteo Berettini, che ha deciso di sua spontanea volontà di sottoporsi a un tampone non obbligatorio risultando così positivo al Covid-19 dovendo così abbandonare il torneo di Wimbledon, ove partiva da favorito insieme a Novak Djokovic.
Il sito “Fanpage” però rivela come i casi legati al Covid-19 nel panorama del tennis non sono mai scemati. La sportiva francese Alizé Cornet, attualmente 37esima al mondo nella classifica WTA, ha dichiarato come durante il Roland Garros sia scoppiato un vero e proprio focolaio legato al virus ma alla fine tutti sono rimasti in silenzio.
Le parole di Alizé Cornet
In seguito alla vittoria al secondo turno di Wimbledon contro la kazaka Julija Putinceva, Alizé viene stuzzicata sugli ultimi positivi legati al torneo di Wimbledon, dichiarando come, nonostante non voglia sottovalutare il virus, ci sono sempre stati dei giocatori che si sono ritirati perchè malati: “Ci sono giocatori che hanno la gastroenterite. Alcuni anni nei tornei, c’era un’ecatombe di gastroenteriti a causa del cibo non molto fresco. Non metteremo un protoccolo per la gastroenterite”.
Le dichiarazioni che stanno però facendo discutere sono quelle rilasciate al quotidiano sportivo francese “L’Équipe”: “Il Covid, ora, è entrato nel costume della gente, ci sono i vaccini ecc. Al Roland Garros c’è stata un’epidemia di Covid, e nessuno ne ha parlato. Nello spogliatoio ce l’avevano tutti e non abbiamo detto niente. Quando queste cose escono sulla stampa, su grandi giocatori del genere, allora ecco che la situazione diventa preoccupante”.
Ricorda poi il ritiro registrato da Barbora Krejcikova al Roland Garros, che ha rivelato di essersi ritirata a causa della positività al Covid-19 e che l’intero spogliatoio si sia ammalato: “A un certo punto potremmo avere avuto tutti l’influenza. Il fatto è che avendo tre sintomi, prurito alla gola, giochiamo e va tutto bene. Al Roland Garros penso che ci siano stati alcuni casi con un tacito accordo tra di noi“.
Delle parole piuttosto pesanti che ora possono scattare delle indagini immediatamente dalla parte dei vertici WTA, che ha mostrato sempre una certa sensibilità nei riguardi delle precauzioni sul Covid-19.