Insulti razzisti durante la partita di basket Under 13: proposto il codice di comportamento per i tifosi

Le due società coinvolte sono state convocate per un confronto, nella speranza di trovare una soluzione che promuova il rispetto e l'inclusione nello sport. Altri club locali hanno reagito istituendo un codice di comportamento per il pubblico.

Insulti razzisti durante la partita di basket Under 13: proposto il codice di comportamento per i tifosi

A pochi mesi di distanza dalle offese ricevute da una giovane arbitra, il basket padovano giovanile si trova nuovamente al centro dell’attenzione per il comportamento discutibile di alcuni tifosi. Questa volta, però, a far discutere sono i genitori degli stessi atleti, protagonisti malvolentieri di episodi che si allontanano dallo spirito sportivo che dovrebbe animare queste competizioni.

La partita incriminata si è svolta domenica al PalaSavio di Mortise, dove si sono affrontate le squadre Under 13 della Pro Pace Crm e dell’Olimpia Camposampiero. Il match, terminato con una vittoria all’ultimo respiro per gli ospiti, è stato arbitrato da un giovane ragazzo di colore, appartenente alla società locale e già noto per le sue capacità arbitrali.

Il clima si è però guastato quando alcuni genitori presenti in tribuna hanno iniziato a rivolgere al giovane arbitro offese di vario tipo, compresi epiteti a sfondo razziale. La situazione ha spinto i genitori dei giocatori della Pro Pace Crm, su suggerimento dell’istruttrice Gaia Bianzale, a presentare una lettera di protesta alla Federazione Italiana Pallacanestro (Fip), chiedendo che venissero presi provvedimenti.

La questione ha suscitato l’interesse del presidente della Fip provinciale, Flavio Camporese, il quale ha convocato un incontro tra i presidenti delle due squadre e le rispettive istruttrici per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto e trovare una soluzione costruttiva.Il presidente della Pro Pace, Lamberto Morello, ha espresso il proprio rammarico per non essere stato presente, affermando che avrebbe sospeso la partita di fronte a tali comportamenti. Dall’altro lato, il presidente dell’Olimpia, Ermanno Basso, pur non negando la possibilità di episodi spiacevoli, ha riferito di non avere ricevuto segnalazioni concrete in merito.

In un contesto dove la tensione tra le parti sembra palpabile, Gaia Bianzale, l’istruttrice che ha sollevato la questione, sottolinea l’importanza di mantenere lo sport un ambiente positivo e inclusivo, lontano da atteggiamenti nocivi. Propone di trovare soluzioni, come partite a “porte chiuse” o eventi speciali per promuovere il rispetto reciproco.

In risposta a questi episodi, altre due società padovane, Horus ed Us Arcella, hanno già preso l’iniziativa, presentando un Codice di comportamento per il pubblico, che prevede misure severe come la sospensione della partita e l’allontanamento dagli spalti di chi si rende responsabile di comportamenti inappropriati.

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