IL Sudafrica è campione del mondo di rugby. Battuta in finale l’Inghilterra

Con una prestazione di feroce determinazione in difesa i sudafricani riescono a ribaltare il pronostico e ad aggiudicarsi il terzo titolo mondiale della loro storia.

IL Sudafrica è campione del mondo di rugby. Battuta in finale l’Inghilterra

Il Sudafrica si laurea campione del mondo di rugby regolando l’Inghilterra al termine di una finale giocata con enorme intensità sul piano fisico e maniacale dedizione al piano di gioco predisposto dal proprio allenatore Rassie Erasmus.

Gli inglesi partivano con i favori del pronostico dopo che in semifinale avevano compiuto l’impresa di battere i campioni uscenti della Nuova Zelanda, ma oggi hanno mostrato di subire la pressione psicologica dell’avvenimento molto più dei propri avversari, non riuscendo a ripetere la brillante prestazione esibita contro gli All Blacks.

Sin dall’inizio, la gara prende una piega inaspettata per i britannici che subiscono la grande aggressività del Sudafrica in mischia e commettono molti errori di imprecisione nei passaggi nel gioco alla mano. La superiorità sudafricana però non si concretizza nel punteggio almeno nel primo quarto di gara in cui le squadre realizzano un calcio di punizione a testa. Proprio sul finale del tempo, però, l’apertura di Pollard con due calci di punizione realizzati riesce a dare il primo margine di vantaggio al Sudafrica che riesce a chiudere la frazione avanti per 12-6.

Nel secondo tempo ci si aspetterebbe un’Inghilterra meno contratta e più propensa a dare largo respiro alla manovra con il gioco alla mano, evitando nel contempo lo scontro fisico individuale tra i reparti di mischia che sono il tradizionale punto di forza del gioco sudafricano. E, in effetti, all’inizio della ripresa si registrano segnali incoraggianti per gli inglesi che riescono a prendere campo e a creare occasioni per volgere l’incontro a proprio favore.

Ma i sudafricani non calano la loro pressione nei placcaggi e riescono a difendersi e controbattere colpo su colpo alle iniziative dell’Inghilterra la cui superiorità non riesce a manifestarsi nel punteggio. Gli inglesi diventano nervosi, si disuniscono ed è proprio il Sudafrica ad operare lo strappo decisivo realizzando due mete con le ali Mapimpi e Kolbe che chiudono l’incontro con il rotondo punteggio finale di 32-12.

L’Inghilterra si era presentata alla finale convinta di poter imporre la propria maggiore velocità di gioco, ma ben presto ha capito che la fisicità sudafricana avrebbe potuto prendere il sopravvento. Per ribaltare la situazione, gli inglesi avrebbero dovuto con pazienza provare ad allargare il gioco nelle zone di campo dei tre-quarti dove in teoria erano superiori per conquistare terreno e logorare la resistenza avversaria.

Durante la partita, però, gli inglesi sono quasi sempre rimasti imprigionati nello scontro tra i pacchetti di mischia finendo per cedere alla distanza. Disciplina di gioco e difesa implacabile: con queste armi il Sudafrica è riuscito a portare la finale dalla propria parte aggiudicandosi con pieno merito il titolo mondiale.

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