Tre spagnoli sul podio del Gp di Catalunya, sesta prova del Motomondiale 2013, con Jorge Lorenzo che precede i piloti della Honda e riduce a soli 7 punti il distacco dal connazionale Dani Pedrosa, che guida la classifica generale con 123 punti.
Jorge Lorenzo, partito dalla terza casella in griglia, brucia Pedrosa in partenza e scappa via, impostando il suo ritmo intenso, che gli è valso il soprannome di “Martillo”.
Dietro di lui la bagarre è tra i due spagnoli della Honda, con il giovane Marquez ad insidiare il compagno, senza però riuscire a sopravanzarlo.
Parte bene anche Valentino Rossi, che si porta subito davanti ad Alvaro Bautista, il quale, nel tentativo di ripassare il Dottore, per poco non lo travolge finendo nella ghiaia, in un pericoloso replay dell’incidente avvenuto due settimane fa al Mugello.
Cadono anche Andrea Iannone, Nicky Heyden e Cal Crutchlow, mentre là davanti Lorenzo, che corre con il set up del warm up per minimizzare i problemi di trazione della sua Honda in uscita di curva, interpreta la gara in maniera perfetta, viaggiando costantemente sull’1’43 basso, mentre la bagarre tra i due piloti della Honda permette al majorquino di incrementare il vantaggio sugli inseguitori e centrare la terza vittoria stagionale.
Secondo gradino del podio per Daniel Pedrosa, che precede Marc Marquez.
Autore di una gara perfetta, Jorge Lorenzo commenta così la vittoria: “È stata molto dura, vincere in casa è incredibile. Poi quando non te lo aspetti è ancora più bello. Sono partito molto bene, ho superato sia Cal che Dani. Poi Dani non mollava. Quando mancavano 5 giri sono riuscito ad andare un po’ più veloce come al Mugello e lui ha mollato. Sono contentissimo”, mentre Pedrosa, che evidenzia i problemi di tenuta dei pneumatici, si dice soddisfatto del risultato: “Oggi tutti e tre abbiamo avuto problemi con le gomme. Mi aspettavo di andare un po’ meglio, ma non ho mai preso la scia per sorpassare Lorenzo. Ho lottato con la moto, alla fine anche Marc era forte ed era difficile restare concentrati. Speravamo di fare un po’ meglio oggi, ma il secondo posto è comunque buono”.
Per quanto riguarda Valentino Rossi, i suoi distacchi dai primi sono minimi, ma il Dottore non sembra in grado di colmare questo piccolo gap. Serve una sterzata forte e immediata, per cercare di raddrizzare una stagione nata sotto i peggiori auspici. Ormai il Mondiale è andato, visto che il pesarese si trova a 63 punti da Pedrosa. Ma ci sono ancora tanti podi a disposizione, e soprattutto c’è da cancellare il tabù vittoria che dura ormai da due anni e mezzo (Malesia 2010).