All’età di 37 anni e 313 giorni il corridore dell’Astana Paolo Tiralongo, vincendo la nona tappa del Giro d’Italia, stabilisce il nuovo record di longevità nei successi alle frazione della corsa rosa. Il corridore siciliano è arrivato solo al traguardo di San Giorgio del Sannio dopo una giornata in fuga sin dal km 60, scrollandosi di dosso tutti i suoi compagni d’azione. Tiralongo ha dovuto “sudare” 9 km in più rispetto al previsto, poiché la tappa, partita da Benevento, a causa di problemi di viabilità, è stata allungata a 224 km per via di alcuni cambi di percorso.
L’azione decisiva del vincitore di tappa è partita a 8 km dal traguardo, quando Tiralongo ha fatto il vuoto dietro di lui. Al secondo posto si è piazzato l’olandese Steven Kruijswijk a 21”, terzo il tedesco Simon Geschke a 23”. Il gruppo maglia rosa è arrivato dopo 56” ed è stato regolato in volata da Fabio Aru, che con lo scatto finale ha recuperato un secondo in classifica ad Alberto Contador. Male Rigoberto Uran che anche oggi si è staccato perdendo 46” dalla vetta della classifica.
Nel dopo gara, il vincitore di tappa ha ammesso che era scattato per aspettare e aiutare il suo compagno di squadra Fabio Aru, ma quando l’ammiraglia gli ha chiesto di provare a vincere la tappa, lui ha dato tutto riuscendo nell’impresa. Per Tiralongo si tratta della terza tappa vinta al Giro dopo quella di Macugnaga del 2011 e di Rocca di Cambio nel 2012.
In classifica generale Alberto Contador guida adesso con 3” su Fabio Aru, segue Richie Porte a 23”, Mikel Landa Meana a 46” e Dario Cataldo a 1’16”. Rigoberto Uran è ottavo con un ritardo di 2’10”. Cambio di leader nella classifica degli scalatori (maglia azzurra) adesso guidata da Simon Geschke. Fabio Aru e Elia Viviani conservano le loro maglie, bianca di miglior giovane per il sardo e rossa (classifica a punti) per il velocista.
La corsa rosa lascia il sud Italia e si ferma per il primo dei due giorni di riposo. Si ripartirà martedì per la decima tappa da Civitanova Marche a Forlì, 200 km pianeggianti a disposizione dei velocisti.