La nona tappa del Giro d’Italia, da Lugo a Sestola di 172 km, viene vinta dall’olandese Pieter Weening, che nell’arrivo in salita batte in volata il suo compagno di fuga Davide Malacarne. Alle spalle dei due protagonisti di giornata, i big si controllano e allora ne approfitta Domenico Pozzovivo che con un allungo a 4 km dal traguardo riesce a guadagnare trenta secondi alla maglia rosa di Cadel Evans. Il gruppo dell’australiano viene regolato in volata da Diego Ulissi, già vincitore dei precedenti arrivi in salita di Viggiano e di Montecopiolo.
Nell’attesa della cronometro di Barolo di giovedi 22, Pozzovivo ha dato un segnale ai suoi più quotati avversari per l’ultima settimana decisiva sulle Alpi, dove chi vuole vincere il Giro d’Italia dovrà uscire allo scoperto. Nel frattempo, nel gruppo si vocifera un malessere di Nairo Quintana, il colombiano favorito numero uno dopo il ritiro di Purito Rodriguez: soffrirebbe di dolori ai glutei e spera di poter recuperare nel giorno di riposo previsto dopo questa tappa.
Sereni, invece, i primi due della classifica Cadel Evans e Rigoberto Uran. Per l’australiano, veterano delle corse a tappe con i suoi 37 anni e noto per essere salito sul podio di tutti e tre i grandi giri (primo al Tour del 2011, terzo alla Vuelta del 2009 e terzo al Giro d’Italia del 2013), i corridori candidati alla vittoria finale in questo momento si equivalgono, mentre per il colombiano le vere montagne arriveranno solo nell’ultima settimana ed è lì che si assegnerà il Giro d’Italia.
I corridori della corsa rosa arrivano alla seconda giornata di riposto con l’australiano Cadel Evans in maglia rosa, con un vantaggio di 57 secondi su Rigoberto Uran e 1’10” sul sorprendente polacco Rafal Majka. 4° è risalito Domenico Pozzovivo, con un ritardo di 1’20” davanti allo svizzero Steve Morabito e agli italiani Fabio Aru e Diego Ulissi. 9° Nairo Quintana a 1’45”, 11° Ivan Basso a 2’01”. Sembrano quasi fuori dai giochi Franco Pellizotti e Damiano Cunego, distanti circa 6 minuti da Evans.
Fuori classifica Michele Scarponi, che nella tappa di Montecopiolo ha patito i postumi della caduta del giorno prima a Montecassino, perdendo oltre nove minuti.