Doveva essere una tappa di trasferimento adatta ai velocisti con un percorso privo di insidie e invece la frazione numero 13 del 98° Giro d’Italia, che ha portato i corridori da Montecchio Maggiore a Jesolo, rischia di diventare decisiva nell’economia della vittoria finale del Giro.
L’episodio chiave di questa tappa a 3200 metri dal traguardo, quando al centro del gruppo compatto, guidato dalle squadre dei velocisti, una maxi caduta ha coinvolto diversi corridori tra i quali la maglia rosa Alberto Contador e Richie Porte. I due corridori, grazie alle bici di alcuni compagni di squadra, sono ripartiti ma non sono riusciti a rientrare nel plotone che stava viaggiando a forte velocità in vista dell’arrivo.
Sul traguardo di Jesolo la volata è stata vinta dal veneto Sacha Mondolo della Lampre Merida davanti a Giacomo Nizzolo e Elia Viviani. Subito dopo il gruppetto dei primi è arrivato Fabio Aru, uscito indenne dalla caduta, mentre Alberto Contador è transitato sul traguardo dopo 36” dal sardo, perdendo così la maglia rosa. E’ andata peggio a Richie Porte, che ha perso altri due minuti in classifica generale. La beffa maggiore per i corridori attardati e che se la caduta fosse avvenuta dopo il cartello dei -3 km al traguardo, per regolamento i ritardi sarebbero stati annullati.
Altro episodio curioso in questa “pazza” tappa, corsa sotto la pioggia, al km 46 quando i tre fuggitivi di giornata, Marco Frapporti, Jerome Pineau (Francia) e Rick Zabel (Germania), hanno trovato un passaggio a livello chiuso. Prontamente la giuria ha fermato sia i tre fuggitivi che il gruppo che inseguiva a due minuti neutralizzando la corsa, fino ad avvenuto passaggio del treno.
Rivoluzionata la classifica generale che vede per la prima volta un sardo in maglia rosa, Fabio Aru che ha un vantaggio di 19” su Alberto Contador e 1’14” sul suo compagno di squadra Mikel Landa Meana. Dario Cataldo perde il quarto posto, scavalcato dal ceco Roman Kreuziger. Rigoberto Uran resta sesto a 2’02” da Aru, mentre Richie Porte scivola in 17esima posizione con un distacco di 5’05”. Cambio di leader nella classifica a punti con Elia Viviani che si riprende la maglia rossa.
E adesso tocca alla lunga cronometro individuale da Treviso a Valdobbiadene di 59,4 km su un percorso che prevede anche due salite. Il Giro d’Italia entra nel vivo.