Sembrava un discorso chiuso è invece la 19esima tappa del 99° Giro d’Italia, da Pinerolo a Risoul, ha regalato le emozioni che non ti aspetti, rivoluzionando la classifica generale, quando mancano due tappe alla conclusione della corsa rosa.
Sotto lo striscione d’arrivo, dopo le difficoltà dei giorni scorsi, vince a braccia alzate Vincenzo Nibali, che rientra prepotentemente in corsa per la vittoria finale. La nuova maglia rosa è il colombiano Esteban Chaves, che approfitta della caduta dell’olandese Steven Krijswijk, che deve cedere il simbolo del primato.
Succede tutto dopo lo scollinamento del Colle dell’Agnello, Cima Coppi a quota 2744 metri, a 50 km dal traguardo. Michele Scarponi, compagno di squadra di Nibali, passa per primo in vetta. Al suo inseguimento un terzetto con la maglia rosa Krijswijk, Chaves e il messinese. All’inizio della discesa l’olandese sbaglia una curva e termina sul muro di neve a bordo strada perdendo la ruota degli avversari. Ne approfitta l’Astana che prima dell’inizio della salita finale verso Risoul, ferma Michele Scarponi, che diventa un prezioso gregario per Nibali.
Sull’ascesa verso i 1862 metri del traguardo, sotto i colpi dello squalo dello stretto, perdono terreno tutti i suoi avversari, con la maglia rosa che fatica a rientrare e accumula altro ritardo. Ai -5 km la sferzata di Nibali, che stacca anche Chaves e va a vincere la tappa, rispendendo al mittente tutte le critiche dei giorni scorsi. Sul traguardo di tappa, il messinese precede di 51” Mikel Nieve e di 53” Chaves. Rafal Majka e Alejandro Valverde perdono 2’14”, Krijswijk paga un ritardo di 4’51”.
Classifica generale rivoluzionata, Esteban Chaves è la nuova maglia rosa con 44” di vantaggio su Vincenzo Nibali e 1’05” su Steven Krijswijk. Quarto Alejandro Valverde a 1’48”. Il vincitore di questa edizione del Giro d’Italia si conoscerà al termine della ventesima tappa, da Guillestre al Santuario di Sant’Anna di Vinadio, 134 km con 4100 metri di dislivello e quattro G.P.M., il Col de Vars, il Col de Bonette, il Colle della Lombarda e la salita finale verso il traguardo di Sant’Anna di Vinadio.