Giro concluso, Pogacar: più Rosa di così non si può

Finisce nella cornice di Roma il 107esimo Giro d'Italia. Pogacar l'indiscusso vincitore, nella generale gli inseguitori sono in ritardo di ben 10 minuti. Bravi i nostri Tiberi e Pellizzari.

Giro concluso, Pogacar: più Rosa di così non si può

Con la passerella finale della ventunesima tappa a Roma e con la premiazione di Pogacar – per l’occasione ai piedi del Colosseo era presente anche il premier Meloni – si è conclusa quest’ edizione del Giro d’Italia, la 107esima. Il protagonista in Rosa dall’inizio alla fine è stato il ciclista sloveno, la sua vittoria non è mai stata in discussione e i pronostici della vigilia sono stati ampiamente rispettati.

Al netto di qualche consueta polemica, anormale se non ci fossero, è stato un bel Giro: tanti gli spettatori lungo le vie del passaggio della carovana e anche sulle iconiche salite e tanti anche i telespettatori. Si sono messi in mostra anche i nostri giovani talenti che saranno sicuramente i protagonisti del domani, uno su tutti: il quasi 22enne scalatore Giulio Pellizzari, preso in simpatia proprio dal leader della generale Pogacar.

Il campione del team Emirates ha dominato in lungo e in largo, ha tagliato il traguardo per primo in ben sei tappe, si, sei. Sia in quelle per scalatori che in quelle per velocisti, dimostrando di essere un corridore completo. Il podio finale vede in seconda posizione il colombiano Martinez, ritardo dalla maglia rosa 9’ e 56”, mentre il britannico Thomas (terzo) è lontano dal primo 10’ e 24”. Da ben 59 anni non si registravano tali distacchi, segno della grande forza del giovane sloveno.

Più volte il vincitore del Giro, questo quello che sorprende di più, dopo sforzi immani non sembrava faticare, mai apparso in difficoltà. Bello anche il gesto della consegna della borraccia al bambino che sulla salita gliela chiedeva o i regali degli occhiali e della maglia rosa in favore di Pellizzari. Tadej impeccabile, anche dal punto di vista della sportività

La maglia bianca, destinata al più bravo giovane della generale, è dell’italiano Antonio Tiberi, buon Giro per lui; mentre anche quell’azzurra riservata agli scalatori è sempre di Pogacar, secondo proprio Pellizzari che ha avuto l’onore di indossarla durante la tappa di Roma. Il campione sloveno dopo aver trionfato al Giro, dovrebbe essere – sempre come uno dei favoriti – ai nastri di partenza del Tour de France che quest’anno, per omaggiare i nostri ciclisti che hanno conquistato la maglia Gialla, parte proprio dall’Italia (3 iniziali tappe italiane).

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