C’è poco da fare: Tania Cagnotto, nonostante i suoi 30 anni (la più ‘anziana’ sulla pedana della finale) si dimostra ancora una volta la regina dei tuffi. Dopo il bronzo della Batki in piattaforma, l’Italia conquista la sua seconda medaglia agli Europei di Tuffi, grazie alla sua protagonista più attesa.
La tuffatrice bolzanina, data come favorita alla vigilia, è al suo sesto titolo europeo nella categoria 1 metro (il 15° oro in carriera nel torneo continentale), grazie al punteggio di 291.60 punti; precedute, sul podio, la russa Bazhina (279.40) e l’ucraina Federova (275.40). Terza dopo la seconda serie di tuffi e seconda dopo il terzo tuffo, negli ultimi due tuffi la Cagnotto ha decisamente cambiato marcia, collezionando addirittura un 62.40 nell’ultimo tuffo, un salto mortale e mezzo rovesciato, con cui ha chiuso trionfalmente la serie.
La russa Bazhina, campionessa europea uscente dai 3 metri, sbaglia l’ultimo tuffo e consegna alla Cagnotto un meritatissimo oro. Ecco le parole della Cagnotto: “Vincere fa sempre un certo effetto, non ci si abitua mai. Ogni successo ha un significato particolare. Oggi è andata molto bene e spero di tenere fino alla fine: ero la più vecchia in questa finale ma sul trampolino non si è visto, vero?”
Sul trampolino è salita anche Elena Bertocchi, una delle maggiori promesse italiane, che oggi si è consacrata come astro nascente a livello continentale. Ha rischiato, infatti, di far andare ben due italiane sul podio quest’oggi, col punteggio di 267.80, che le è valso il quarto posto in questa finale da 1 metro. Dice un’emozionatissima Bertocchi, non ancora 21enne: “Per la prima volta, mi piace un 4° posto. Sono riuscita a rimanere tranquilla e a mettere a punto il doppio e mezzo avanti sbagliato in mattinata. Ho fatto cosa mi ha detto il mio coach: mi sono scatenata!“.
Domani, altra grande giornata di tuffi, con la Cagnotto che salirà sul trampolino dei 3 metri per la gara in sincro con Francesca Dallapè, mentre oggi tocca al sincro maschile con Michele Benedetti e Tommaso Rinaldi.