Clamorosa impresa di Bradley Wiggins, che stabilisce il nuovo primato dell’ora, ed entra dalla porta principale nella storia del ciclismo. Lo straordinario record di Wiggins è stato registrato al Velodromo olimpico di Londra, dove il 35enne corridore britannico del Team Sky (già vincitore dell’oro olimpico alle Olimpiadi del 2012) in un’ora è riuscito a percorrere l’incredibile distanza di 54,256 chilometri, migliorando di 1589 metri il precedente primato, stabilito lo scorso 2 maggio a Manchester dal connazionale Alex Dowsett.
Il palmares di questo record, uno dei più ambiti nel mondo del ciclismo, vanta alcuni tra i più grandi nomi della storia di questo sport: si va da Fausto Coppi a Jacques Anquetil, dal ‘cannibale’ Eddy Merckx a Francesco Moser, fino ad arrivare ad uno dei ciclisti più vincenti dell’ultimo ventennio, Miguel Indurain.
Bradley Wiggins si era ritirato lo scorso aprile dal ciclismo su strada, con la Parigi-Roubaix 2014 che era stata la sua ultima gara. Da allora, Wiggins si è dedicato ad allenarsi per stabilire questo record, ed entrare di diritto tra le leggende del ciclismo. Lui, che in carriera può vantare successi importantissimi, come il Tour de France 2012, il già citato oro olimpico a cronometro a Londra (2012), il Mondiale 2014 (sempre a crono), vinto a Ponferrada. Wiggins, con questo straordinario record, ne sfiora addirittura un altro: si tratta, infatti, del secondo giocatore più vecchio della storia ad infrangere il record dell’ora. Davanti a lui, resta (e resterà per chissà quanto ancora) Jens Voigt, che nel 2014 a Grenchen (Svizzera), compì quest’impresa all’incredibile età di 43 anni. Wiggins, arriva secondo anche nel maggior gap nella storia inflitta al precedente primatista: meglio di lui, solo il francese Jules Dubois che, nel 1984, riuscì a superare il precedente record del connazionale Henri Desgrange di ben 3 chilometri.