Si è svolta la canonica cerimonia di chiusura ed è quindi finita la 33esima edizione dei Giochi Olimpici, questa si è svolta dentro lo stadio di Saint Denis (gremito), si è rispettato così il tradizionale protocollo. Questa a differenza dell’inaugurazione che si è invece tenuta lungo la Senna e per la quale ci sono state molte polemiche.
I nostri portabandiera durante la sfilata d’epilogo sono stati Paltrinieri e Fiammingo mentre in quella d’apertura furono invece Errigo e Tamberi. C’è stato anche il famoso passaggio di consegne a favore del prossimo Paese ospitante. Quel Paese che accenderà il prossimo braciere olimpico sarà quello che a Parigi, nel medagliere, si è situato al primo posto; le prossime Olimpiadi si terranno negli Stati Uniti d’America e sarà Los Angeles 2028.
Il team italiano ha conquistato complessivamente 40 medaglie, è stato quindi eguagliato il risultato di Tokyo, l’ edizione del 2020 (svoltasi però nel 2021 causa Covid). Di queste 40 medaglie “azzurre”: 15 sono state di bronzo, 13 sono state quelle d’argento e 12 quelle dal metallo più prezioso che premiano il primo posto. Ci sono state due medaglie d’oro in più rispetto al 2021.
Alla vigilia si scommetteva su un numero maggiore e non era affatto un pronostico azzardato o irreale, quella scommessa infatti sarebbe stata vinta se non fosse per le numerosissime medaglie di “legno” ottenute dai nostri atleti. La medaglia di legno non esiste ovviamente, è un premio di consolazione, frutto della fantasia, assegnato a coloro i quali nelle gare si piazzano quarti, quelli che arrivano ad un soffio dal podio. Il presidente Mattarella – e questa è certamente una bellissima iniziativa – al Quirinale riceverà anche loro, oltre ai medagliati.
C’è sempre un sentimento di malinconia che ci accompagna quando si giunge alla fine della manifestazione sportiva per eccellenza, l’appuntamento ora è fra quattro anni nel continente americano. A fine agosto inizieranno invece le Paralimpiadi, i Giochi rivolti agli atleti diversamente abili e la sede di tutto sarà nuovamente Parigi poichè la regola vuole che l’organizzatore delle olimpiadi deve essere lo stesso delle paralimpiadi.