Basket, l’Olympiakos trionfa in Eurolega

L’Olympiakos, contro ogni pronostico, vince l’Eurolega 2013, battendo il Real Madrid nella finalissima di Londra e riconfermandosi Campione d’Europa per il secondo anno consecutivo. Il Ceska Mosca di Ettore Messina si aggiudica il terzo posto superando il Barcellona nella finalina.

Basket, l’Olympiakos trionfa in Eurolega

L’Olympiacos, dopo aver sconfitto in semifinale il favorito Cska Mosca, si aggiudica il titolo di Campione d’Europa 2013, battendo in finale il Real Madrid di Pablo Laso e centrando un bis che, in epoca recente, era riuscito solo al Maccabi Tel Aviv (2004, 2005).

La squadra di coach Bartzokas, che ha sostituito il guru del basket europeo Dusan Ivkovic, ritiratosi dopo la vittoria dell’anno scorso, parte malissimo, dominata sotto canestro dal centro sloveno Mirca Begic, che dispensa stoppate a chiunque si presenti nel pitturato, dalla classe cristallina dell’ex Nba Rudy Fernandez, e dalla concretezza del playmaker Sergio Llull. I greci, incapaci di reagire, chiudono il primo quarto sotto di 17, con l’Mvp dell’Eurolega Vassilis Spanoulis che non riesce ad imporre il proprio ritmo in regia.

Nel secondo quarto Bartzokas schiera le seconde linee ed ecco la svolta: dentro Sloukas, Antic, Katsivelis e Hines, che non fanno rimpiangere i titolari, ricucendo lo svantaggio fino al -4, mentre il Real Madrid, decisamente poco lucido, non riesce più ad imporre il proprio gioco. A metà partita la novità è rappresentata dallo zero nella casella punti di un Vassilis Spanoulis confuso e impreciso.

Ma i campioni, si sa, sono imprevedibili e, il folletto greco, unico giocatore ad aggiudicarsi 3 titoli di Mvp delle Final Four insieme al leggendario Toni Kukoc, si sveglia nel terzo quarto, mandando a bersaglio tre triple consecutive e portando i biancorossi, sospinti dall’incessante tifo delle centinaia di tifosi giunti da atene, fino al +6. Ma il Real Madrid non molla e grazie alla freddezza di Fernandez e alla fisicità di slaughter, chiude il terzo quarto in parità a quota 61.

Il quarto quarto è tutto di marca biancorossa, con Vassilis Spanoulis ed Acie Law che dominano in attacco, mentre il Real Madrid, provato dalle fatiche della semifinale col Barcellona, non trova più la via del canestro consegnando all’Olympiakos il secondo titolo in due anni.

Il punteggio finale è 100 a 88 per i greci, con 22 punti di uno stratosferico Spanoulis (tutti nel secondo tempo) e 20 di Law, mentre per il Real Madrid si distinguono il solito Rudy Fernandez e il playmaker Sergio Rodriguez, autori rispettivamente di 21 e 17 punti.

Nella finalina per il terzo posto tra le due grandi deluse di questa Final Four di Londra, ha la meglio il Cska di Ettore Messina, che si impone per 74 a 73 sui Campioni di Spagna, apparsi poco motivati nonostante le ottime prove dei giovani Abrines e Todorovic. Decidono i liberi messi a segno da Aaron Jackson a 27’’ dalla sirena, che firmano il sorpasso dei russi, mentre Huertas gestisce malissimo l’ultimo possesso dei catalani forzando un tiro che non arriva neanche al ferro e consegnando il terzo posto al Cska Mosca.

 

 

Olympiacos-Real Madrid 100-88

Olympiacos: Spanoulis 22, Law 20, Papanikolau 5, Printezis 5, Powell 2. (Hines 12, Antic 10, Perperoglou 10, Shermadini 3, Sloukas 11, Gecevicius ne, Katsivelis). Coach: Bartzokas.

Real: Llull 14, Fernandez 21, Suarez 5, Mirotic 7, Begic 6. (Draper, Reyes 4, Hettsheimeir ne, Carroll 5, Slaughter 9). Coach: Laso.

 

CSKA Mosca-Barcellona 74-73

CSKA: Teodosic 5, Weems 14, Khryapa 16, Vorontsevich 4, Kaun 7. (Micov 6, Jackson 13, Krstic 7, Zozulin ne, Erceg 2, Ponkrashov ne, Papaloukas). Coach: Messina.

Barça: Huertas, Navarro 17, Ingles 7, Lorbek 8, Tomic 10. (Abrines 10, Jasikevicius 2, Todorovic 11, Wallace 3, Rabaseda 5, Mbaye). Coach: Pascual.

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