Non ce l’ha fatta Arturo Gravalos, il ciclista spagnolo facente parte del team Eolo-Kometa. Il giovane è deceduto a soli 25 anni per un cancro al cervello col quale lottava dal 2021, come confermato dalla sua squadra, che ha pubblicato su Twitter: “Arturo, riposa in pace amico e compagno. Sarai sempre con noi”.
“Arturo non si è mai arreso, perché quella era la sua natura. La vita gli ha messo davanti molti ostacoli negli ultimi tempi e lui ha sempre, sempre reagito con il suo volto migliore, superandoli con il massimo del positivismo“, continua il messaggio della squadra. “Ha tenuto per sé il suo dolore o il suo rimpianto, rifiutando di dargli continuità. Non ti dimenticheremo mai, Arturo. Riposa in pace“. Hanno aggiunto che il decesso di Gravalos “lascia un vuoto insostituibile nei nostri cuori”.
Nel 2019 Gravalos era arrivato secondo nella corsa nazionale spagnola su strada per under 23 e sembrava avere un futuro promettente con il team Eolo-Kometa, a cui si è unito nello stesso anno. Il suo miglior risultato è stato il 43° posto al Gp di Lugano nel 2021, anno in cui era passato dalla Kometa Under 23 al professionismo. L’ultima gara corsa dal ciclista prima della scoperta del suo male fu il Giro del Medio Brenta del 2021.
Lo stesso anno iniziò a sentirsi strano durante gli allenamenti, e successivi accertamenti rivelarono massa tumorale nell’encefalo, aumentata progressivamente di volume. Nel novembre del 2021, circa una settimana dopo la diagnosi, era avvenuta la prima operazione a Saragozza. Nonostante inizialmente l’intervento fosse sembrato un successo, sono state successivamente necessarie ulteriori operazioni.
Pochissimi giorni fa, il 12 maggio di quest’anno il collega e compagno di squadra Davide Bais gli aveva dedicato la vittoria della tappa del Giro D’Italia a Campo Imperatore con arrivo sul Gran Sasso. “Arturo sta vivendo un momento difficile“, aveva commentato Bais, “questo successo è per lui“. Il team della Eolo-Kometa correrà con il lutto al braccio al Giro d’Italia.