Oracle si aggiudica l’America’s Cup 2013, staccando New Zeland di soli 44 secondi.
L’incredibile rimonta di Oracle arriva dopo un inizio a dir poco imbarazzante che vedeva gli statunitensi indietro di 7 regate. Soltanto una settimana prima, infatti, le contendenti erano ferme sull’1 a 8, ma nella baia di San Francisco è avvenuto il miracolo.
Alla regata decisiva partono meglio i Kiwi (New Zeland) staccando Oracle al primo rilevamento di 7’’. Il distacco non è sufficiente e si riduce a 3’’ prima di essere bruciato nel sorpasso degli statunitensi che tagliano l’ultimo traguardo conquistando il titolo con una rimonta al limite dell’incredibile, con 8 vittorie consecutive.
“E’ stata una regata fantastica, non sarebbe potuto essere altrimenti” ha detto lo skipper Spithill. “Eravamo in rimonta, e i ragazzi hanno mostrato grande cuore. Da solo puoi non essere nessuno, ma quando sei insieme a un team del genere, diventi un grande. Eravamo sotto otto a uno, sembravamo spacciati, ma i ragazzi non hanno mollato. Grazie a San Francisco per questa giornata indimenticabile”.
L’impresa del Defender entra di diritto tra le più grandi e importanti imprese sportive di tutti i tempi.