Proprio così, Carlo Ancelotti è l’allenatore dei record. Ha lasciato il segno in questo 2014 giunto quasi al termine, portando il Real Madrid sul tetto del mondo, vincendo anche il Mondiale per club, battendo il San Lorenzo per 2 a 0 in finale. Il Real si aggiudica così il suo quarto titolo di questo 2014, grazie a quest’allenatore di origini emiliane.
Ne ha fatta di strada questo tecnico. Ha allenato prestigiose squadre come: Juve, Milan, Chelsea , PSG, prima di salire sul podio dei migliori allenatori al mondo, arrivando a Madrid e vincendo la Champions League (Mourinho prima di lui non c’era riuscito), ottenendo così la sua terza coppa nella carriera di allenatore (le prime due le vinse con il Milan).
Come ha iniziato Carletto la sua carriera di allenatore? Discepolo di Arrigo Sacchi, è stato l’ideatore del cosiddetto schema ad albero di Natale e ha lanciato grandi giocatori come Pirlo.
Dopo i successi ottenuti con il Milan, la società decide di puntare su un altro allenatore e Ancelotti comincia le sue avventure all’estero. Prima con il Chelsea, che nel 2010 lo ingaggia e vince il campionato alla prima stagione, diventando il secondo straniero a vincerlo, poi il 30 dicembre del 2011 lo ingaggia il PSG con un ingaggio di circa 13,5 milioni di euro all’anno, diventando il secondo allenatore più pagato al mondo dopo Mourinho.
Carletto rimane un anno a Parigi, vincendo nuovamente il campionato alla sua prima stagione. E, infine, approda a Madrid nel 2013 ed è qui che si supera come allenatore, rimandando al mittente le passate critiche. All’inizio il suo percorso è difficile, infatti fa fatica ad imporre il suo gioco tanto che la stampa parla di un suo esonero, anche se ha in mano una grande squadra composta da giocatori del calibro di: Cristiano Ronaldo, Benzema, Modric e di Maria, ma poi con il tempo i risultati gli danno ragione.
Vince: Coppa del re, Champions League, Super Coppa Europea e infine il Mondiale per club, portando il Real Madrid sul tetto del mondo e regalando alla piazza trofei che ormai aspettava da anni, riuscendo anche a fare meglio di Mourinho. In Spagna, infatti, lo hanno soprannominato “Carlo Magno”.
Si sente più che soddisfatto Carletto: questo è stato un anno fantastico per lui e per il Real, vuole rimanere e continuare a vincere, magari ottenere altri record.