Cristiano Ronaldo non lascia, anzi raddoppia. Il campione portoghese ha deciso di proseguire la sua avventura con l’Al Nassr fino al 2027, raggiungendo la soglia dei 42 anni sempre con la maglia gialloblù. Un accordo epocale che non solo riscrive i parametri dell’ingaggio sportivo, ma spalanca anche le porte a un possibile ruolo dirigenziale all’interno del club saudita.
I numeri, rivelati dal The Sun, sono da capogiro e riflettono l’ambizione di un progetto che non vuole conoscere limiti. La base del nuovo contratto parla chiaro: oltre 208 milioni di euro all’anno solo di stipendio, equivalenti a 6,5 euro ogni secondo. A questi si sommano due bonus di ingresso, 28,7 milioni per la prima stagione e 44,5 milioni per la seconda, che fanno lievitare l’intesa a oltre 500 milioni di euro complessivi.
Ma la soglia potrebbe essere superata grazie ai premi di rendimento: 4,7 milioni di euro per il titolo di capocannoniere e 9,4 milioni in caso di trionfo in campionato con l’Al Nassr. Una cascata di euro che rende Ronaldo il volto più ricco — e forse più influente — del panorama calcistico attuale. La novità più intrigante del rinnovo? La possibilità concreta che Cristiano diventi anche co-proprietario dell’Al Nassr, con una quota fino al 15% del club, stimata in oltre 38 milioni di euro.
Un’opzione che trasformerebbe CR7 non solo nell’icona della squadra, ma anche in un uomo d’affari al centro della sua gestione. È un’evoluzione che pochi calciatori possono vantare: da stella in campo a punto fermo della strategia futura del club. Non potevano mancare i benefit di lusso.
Il contratto prevede che l’Al Nassr copra i costi per 16 membri dello staff personale — inclusi chef, domestici, autisti e bodyguard — per un totale di 1,6 milioni di euro l’anno. Inoltre, Ronaldo potrà usufruire di un jet privato con spese annue coperte fino a 4,7 milioni di euro, per viaggiare tra impegni sportivi e momenti in famiglia senza rinunciare al massimo comfort.