Alla fine i biancoverdi di mister Biancolino ce l’hanno fatta, vincendo in campo neutro a Potenza contro il Sorrento per 1-2, sarebbe bastato anche il pareggio, conquistano l’artimetica e riescono ad uscire dalle sabbie mobili della serie C tornando nel campionato cadetto: categoria dalla quale mancavano dal 2018.
Alla vigilia della partita che avrebbe regalato la tanto desiderata promozione erano tantissimi gli avellinesi che avrebbero voluto partecipare tuttavia per motivi di ordine pubblico non si è giocato a Sorrento e sono stati anche limitati i biglietti concessi ai sostenitori del Lupo. Il calendario dice che al termine della stagione manca una sola partita, quella in casa contro l’Altamura; è stata comunque una marcia inarrestabile quella degli uomini guidati da Biancolino e nulla hanno potuto le inseguitrici.
Il Lupo merita questo traguardo, Avellino è una nobile piazza del meridione che in passato è stata per ben 10 anni in serie A, precisamente dal 1978 al 1988. Nella città campana a seguito dell’aritmetica conseguita, come era logico che fosse, è scoppiata la festa con entusiasmo alle stelle. Meriti attribuibili soprattutto al proprietario e presidente Angelo Antonio D’Agostino.
Non è facile essere promossi in serie B, la prima del girone conquista la categoria mentre le altre devono disputare gli spareggi (playoff) dove alla fine da questi, sfidando anche le squadre degli altri gironi, il posto disponibile è uno soltanto. Il campionato cadetto è una categoria preziosa che soprattutto per una piazza del sud è importante ottenere e poi mantenere, qui infatti lo strapotere anche economico delle compagini del nord si fa sentire.
Sui social – numerose le foto e i contenuti con la maglia biancoverde – è percepibile la grande gioia da parte di Michele Criscitiello; il noto direttore dell’emittente visibile su canale 60, Sportitalia, oltre ad essere avellinese doc è un appassionato tifoso dei biancoverdi e la sua fede non l’ha mai nascosta, per questo una grandissima soddisfazione anche per lui.