La Roma viene eliminata agli ottavi di finale, al San Mames il risultato finale è stato 3-1 in favore dei padroni di casa che si qualificano e approdano ai quarti di finale della competizione europea. In casa romanista la parola chiave è “peccato” perché i sostenitori giallorossi avrebbero voluto vedere una gara ad armi pari, con la parità numerica.
L’episodio chiave avviene durante i primi minuti di gara, dopo soltanto 11 giri di lancette Hummels – in uno dei suoi primi palloni giocati – fa una cappellata e per mettere una pezza al suo grave errore (un passaggio all’avversario) atterra il centravanti basco e il francese Turpin non lo perdona: è espulsione. Lì finisce la partita dei capitolini e si vanifica quanto di buono fatto all’andata, si ripete: peccato…
C’è da segnalare anche qualche errore di formazione, lo stesso difensore tedesco è sembrato palesemente fuori forma e probabilmente non andava schierato dal primo minuto in un match così fondamentale; l’allenatore romano aveva altre soluzioni a disposizione. Rimane un conto in sospeso con l’Europa League. Bruciano infatti le tante uscite in semifinale (con Fonseca e De Rossi) e soprattutto la finale persa di Budapest dove i giallorossi si arresero ai tiri di rigore e ad un arbitraggio troppo discutibile.
La Roma saluta la campagna europea e il rammarico è che un mese prima aveva perso anche l’altra manifestazione da dentro o fuori: la Coppa Italia; a San Siro era stata meritatamente eliminata dal Milan di Conceicao. Per “salvare” la stagione rimane solo il campionato dove Ranieri sta facendo un’importante rimonta (delle sue) per provare a raggiungere una posizione che possa consentire, la prossima stagione, la qualificazione alle coppe.
Il prossimo anno, salvo clamorosi ripensamenti, il romano concluderà la sua esperienza nel ruolo di allenatore e da dirigente suggerirà il nome del prossimo mister che guiderà la squadra; a questo punto tanta è la curiosità di conoscere il futuro tecnico che avrà l’arduo compito, come al solito, di ricostruire quasi tutto.