Daniele De Rossi romano e romanista – precisamente di Ostia – da calciatore è stato una “bandiera” dell’AS Roma, ha regalato tutta la sua carriera alla maglia giallorossa; adesso, esattamente da Gennaio 2024, nella squadra capitolina svolge il ruolo di allenatore. È stato un grande centrocampista e nel suo momento migliore per continuare ad indossare stessa la maglia ha rinunciato ad offerte importanti provenienti da top club europei quali Inter e Chelsea.
Con la squadra capitolina ha vinto due coppa italia e una supercoppa italiana, con la divisa azzurra dell’Italia, invece, la coppa del mondo. Ha vestito soltanto una maglia diversa da quella giallorossa, dopo l’addio alla Roma e poco prima di appendere gli scarpini al chiodo, per pochi mesi ha voluto concedersi lo “sfizio” di indossare il gialloblù del Boca Juniors; era il suo sogno giocare nel catino bollente de La Bombonera.
Dopo la carriera da calciatore, Daniele è diventato allenatore e dopo essere stato nello staff del ct Mancini (si è vinto l’europeo con la Nazionale), ha avuto la possibilità di allenare la SPAL, un’esperienza risultata poco fortunata quella di Ferrara. Poi la chiamata della Roma per la quale non ha esitato un attimo, il finale di stagione dello scorso anno non è andato male, tuttavia la prima vera stagione giudicabile per il giovane allenatore sarà questa: la s.s. 2024-2025.
La notizia comunque è questa, essendo noto l’amore della città di Roma nei riguardi di De Rossi, a questo proposito si vuole segnalare la comparsa di due nuovi murales a lui dedicati, raffigurano Daniele da piccolo con i capelli a caschetto (biondi) mentre indossa la maglia della Roma, quella con lo sponsor Barilla per intenderci. Si è preso spunto da una sua autentica foto.
I disegni si trovano nel quartiere Garbatella e colei che li ha realizzati si chiama Antonella Francesca Coppola. Sotto di essi compare anche una scritta che dice: “sogna, ragazzo sogna” dalle parole della canzone di Vecchioni; l’artista in questo modo vuole, oltre che rendere omaggio a Daniele, rivolgersi a tutti i bambini che come il ragazzo di Ostia hanno il desiderio di vestire quella divisa.