Il Catanzaro tornato in serie B ha generato nuovo entusiasmo in città e in provincia, a dire il vero anche fuori da essa poichè sappiamo che ci sono supporters giallorossi in tutta la regione. Negli ultimi anni sono stati eseguiti diversi lavori di ristrutturazione per poter adeguare lo stadio giallorosso agli standard richiesti dalla Serie B.
A tal proposito ottimi quelli riguardanti la rimozione delle barriere, prima sono state eliminate nella tribuna coperta, in un secondo momento è toccato anche al settore Distinti. Oggi si va verso un’idea di stadio senza barriere, dalla loro assenza notevoli vantaggi: in primis il miglioramento della visuale con possibilità – per gli spettatori – di occupare anche i posti delle primissime file che prima rimanevano vuoti.
All’appello mancherebbero ora i lavori di avvicinamento delle curve, lavori che sono imprescindibili; oggi è impensabile avere il settore dei tifosi più caldi distante dalla porta e dal terreno, l’idea quindi era quella di demolirlo e ricostruirlo vicino. Questi lavori però è quasi sicuro che non partiranno a breve poichè non ci sono i fondi per poterli fare.
L’interrogativo che tiene banco nel capoluogo (fra i tifosi e fra i cittadini) è quello se lasciare lo stadio Ceravolo nella zona alta della città o se trasformare questo in un centro sportivo e per le gare ufficiali della prima squadra realizzare un ulteriore impianto nella località Germaneto o, comunque, in una zona più facilmente raggiungibile per i tifosi della provincia. C’è chi sostiene che lo stadio non si debba spostare perché da sempre è situato lì e perche spostarlo significherebbe far morire alcune attività di quella zona e c’è chi invece dice che per un’ eventuale (si spera) promozione in A sarebbe impossibile giocare a Via Francesco Paglia.
Su questo tema si è espresso recentemente anche il presidente dell’US Catanzaro, Noto non ha dubbi: preferirebbe la seconda opzione, sarebbe conveniente costruire un nuovo stadio in un’area con più spazi esterni e più facilmente raggiungibile (da tutti). Un altro beneficio – dice il numero 1 dei giallorossi – sarebbe quello di poter arrivare allo stadio last minute, cosa impensabile oggi allo stadio Ceravolo, dove nei match di cartello urge arrivare all’impianto almeno due ore prima visto che ci sono pochi accessi.