Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha deciso ufficialmente e definitivamente che le Olimpiadi, previste per quest’anno in Giappone, saranno rimandate all’estate del prossimo anno, causa emergenza da Coronavirus.
Dopo molte incertezze e le decise opposizioni mosse dal Giappone, il quale voleva a tutti i costi celebrare le Olimpiadi quest’anno, il Comitato ha ufficialmente rinviato i giochi sportivi estivi più famosi della storia dell’umanità. A dare il colpo di grazia alle opposizioni ed a indirizzare gli organizzatori verso questa decisione è stato il ritiro ufficiale del Canada dai giochi e l’impossibilità, in molti paesi, di far allenare i propri atleti, a causa delle restrizioni e delle quarantene dovute al Coronavirus.
Negli scorsi mesi ne avevamo sentite di tutti i colori riguardo questo importantissimo evento sportivo: tra rinviarlo di un mese, spostarlo in un altro Stato o addirittura cancellarlo, questi giochi Olimpici erano al centro di accesi dibattiti: da una parte il contagio mondiale da parte del Coronavirus e dall’altro le continue opposizioni del Giappone, il quale teneva tantissimo a questo evento. In seguito a questi problemi e poi al rinvio, c’è chi ha iniziato a parlare di maledizioni, poiché anche nel 1940 le Olimpiadi, che quell’anno erano previste in Giappone appunto, furono totalmente annullate a causa della seconda guerra mondiale.
Dopo l’annuncio ufficiale del CIO e del presidente del comitato d’organizzatore giapponese Yoshiro Mori, adesso sappiamo con certezza che bisognerà aspettare l’anno prossimo per assistere ai giochi Olimpici: più precisamente questi si terranno dal 23 luglio all’8 agosto 2021. Nella storia delle Olimpiadi, non era mai avvenuto prima un rinvio di queste (furono infatti annullate totalmente in qualche occasione a causa delle guerre, ma mai posticipate) e sarebbe appunto la prima volta in assoluto che le Olimpiadi non vengono celebrate ogni 4 anni ma, in questo caso, dopo 5 anni. Allo stesso tempo ne rimane coinvolta anche la Francia, poiché le prossime Olimpiadi, quelle del 2024, erano previste a Parigi.
Infine non va tralasciato il disagio economico che questa decisione porterà al Giappone, il quale aveva investito cifre esorbitanti nell’evento, tra costruzione di nuovi edifici per gli eventi sportivi, pubblicità e propaganda, costi di organizzazione e messa in sicurezza anche in caso di attacchi terroristici. Oggi, a Tokyo si dovranno fate i conti con perdite economiche che riguardano grandi e piccole imprese locali del turismo per un valore di quasi 6 miliardi di euro, basti pensare ai diritti TV e pubblicitari, ai rimborsi dei biglietti e alle disdette ad hotel e ristoranti.