Al termine dell’ultima tappa dell’edizione 101 della Grande Boucle da Evry a Parigi, con passerella finale lungo gli Champs Elysées vinta dal tedesco Kittel (quarto successo per lui in questo Tour), Vincenzo Nibali ha potuto finalmente concretizzare il suo sogno: è lui il vincitore del Tour de France 2014. Sedici anni dopo Marco Pantani, il tricolore torna a sventolare sotto l’Arco di Trionfo. Un successo quello dello squalo dello stretto che lo porta nel ristretto olimpo dei corridori che hanno vinto tutte e tre le più importanti corse a tappe: Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna. Nibali entra nella storia insieme Eddy Mercks, Bernard Hinault, Jacques Anquetil, Alberto Contador e Felice Gimondi.
La vittoria di Nibali è stata straripante con quattro vittorie: la seconda tappa da York a Sheffield che gli ha fatto subito indossare la maglia gialla, la decima tappa con arrivo Planche des Belles Filles con uno scatto nel finale che gli ha permesso di riprendersi il simbolo del primato perso il giorno prima, la tappa alpina con arrivo a Chamrousse e l’ultima tappa pirenaica, quella con il Tourmalet, con arrivo al monte Hautacam.
I suoi avversari si sono arresi man mano che passavano i giorni. Il primo ad alzare bandiera bianca è stato il vincitore del 2013, il britannico Chris Froome ritiratosi dopo la quinta tappa a seguito di diverse cadute che gli procurarono una frattura al polso. A seguire lo spagnolo Alberto Contador ha dovuto abbandonare la corsa alla decima tappa, anche lui per i postumi di una caduta, ma quando Nibali aveva già oltre 2 minuti e mezzo di vantaggio. Nelle tappe successive nessuno è riuscito a stare vicino alla maglia gialla che alla fine a chiuso con un vantaggio di 7’37” sul francese Jean Christophe Peraud e 8’15” sull’altro transalpino Thibaut Pinot, che si è aggiudicato la maglia di miglior giovane della corsa. La maglia a pois per il miglior scalatore è andata al polacco Rafal Majka, vincitore anche di due tappe, mentre la maglia verde per la classifica a punti è stata vinta per il terzo anno consecutivo dallo slovacco Peter Sagan, rimasto però a secco di vittorie di tappe.
Le prime parole del messinese, settimo italiano a vincere il Tour: “È un’emozione immensa, speciale, irripetibile, ho vinto il Tour de France finalmente lo posso dire. Oggi ho visto sventolare qui a Parigi tante bandiere italiane e ciò mi rende molto felice”, ma anche un omaggio ai padroni di casa con un ringraziamento in francese: “Merci à tout le monde”.