Per chi aveva ancora dei dubbi su chi fosse il padrone di questo Tour de France, la risposta l’ha data la maglia gialla. Vincenzo Nibali sull’Hautacam ha staccato tutti e stravinto la sua quarta tappa di questa edizione della corsa francese. L’impresa di Nibali in questa diciottesima tappa da Pau a Hautacam di 145,5 km, passando per il mitico Tourmalet, è iniziata a 9 km dal traguardo, quando lo squalo dello stretto ha deciso di andare a prendersi il successo di tappa e ipotecare la vittoria alla Grande Boucle.
Pedalata dopo pedalata, Nibali ha prima raggiunto e superato il fuggitivo di giornata lo spagnolo Nieve Iturralde e poi tra due ali di folla è volato verso lo striscione del traguardo, che ha tagliato battendosi la mano sul cuore. Una vittoria che Nibali ha dedicato ai suoi compagni di squadra dell’Astana. Negli ultimi chilometri anche un brivido per il siciliano che urta una spettatrice facendole cadere il cellulare, ma per fortuna senza conseguenze per la maglia gialla.
Nel dopo gara l’italiano continua ad essere cauto ma consapevole del suo stato di forma: “è’ un vantaggio molto buono e posso stare abbastanza tranquillo in previsione delle prossime tappe, ma c’è da fare sempre questa cronometro”.
Secondo posto di giornata per il giovane francese Thibaut Pinot, maglia bianca di questo Tour, che arriva a 1’10” dal vincitore precedendo il polacco Rafal Majka (vincitore di due tappe) e il connazionale Jean Christophe Peraud. Lo spagnolo Alejandro Valverde, che aveva provato un timido attacco nella discesa dopo l’ascesa del Tourmalet, arriva a 2 minuti da Nibali e scende dal podio del Tour.
Dietro Nibali, lanciatissimo a riportare un italiano alla vittoria del Tour dopo 16 anni da Marco Pantani, bagarre per il podio con tre atleti in 15 secondi: 2° Pinot (Fra) a 7’10”, 3° Peraud (Fra) a 7’23” e 4° Valverde (Spa) a 7’25”. Per i francesi l’attesa di ritornare sul podio della corsa di casa che dura da 17 anni sta per finire.
Saranno i 54 km della cronometro di sabato da Bergerac a Périgueux a definire la classifica finale, anche se per il primo posto Nibali ha un vantaggio rassicurante. Prima e dopo la crono, altre due tappe per i velocisti che non modificheranno la classifica generale.