“Ho 99 anni, sono cieca. Solo se mi abbracci conserverò anch’io un ricordo della tua presenza”. Questo è il cartello, sventolato con forza da un’anziana donna, che ha commosso Papa Francesco durante la sua visita a Panama.
Il Sommo Pontefice, colpito dalla storia dell’anziana, ha deciso di fermare il corteo, di scendere dalla sua auto e di andare ad abbracciare la donna. Ha scambiato qualche parola con lei, l’ha accarezzata, le ha sussurrato qualcosa all’orecchio, probabilmente una preghiera.
Poi, dopo aver salutato e stretto le mani anche alle altre persone attorno, ha ripreso il suo percorso. Ma la sua visita a Panama è stata contraddistinta anche l’apertura all’educazione sessuale nelle scuole.
“Nelle scuole bisogna permettere l’insegnamento dell’educazione sessuale, il sesso è un dono di Dio, non è un mostro, è un dono di Dio per amare. Che poi alcuni lo usino per guadagnare soldi o sfruttare è un altro problema.” ha spiegato Francesco.
Papa Bergoglio ha poi spiegato che “bisogna dare un’educazione sessuale oggettiva, senza colonizzazione ideologica. Educare nel senso di far emergere il meglio delle persone e accompagnarle lungo la strada”.
Il sommo Pontefice di ritorno da Panama, dopo 5 giorni in missione in sud America, ha poi sottolineato: “Il problema è il sistema: che maestri si scelgono per questo compito e che libri di testo. Ho visto qualche libro un po’ sporco. Ci sono cose che fanno maturare e cose che fanno danni. L’ideale è iniziare da casa, ma non sempre è possibile”.
Francesco ha affrontato anche l’argomento del disaffezionamento dei giovani verso la Chiesa individuandone i motivi: “Sono tanti! Alcuni sono personali, ma i più generali! Il primo credo che sia la mancanza di testimonianza dei cristiani, dei preti, dei vescovi, non dico dei Papi perché è troppo… ma anche pure! Il pastore deve essere con la gente, per marcare il cammino, in mezzo al gregge”.