I Roland Garros si sono conclusi l’8 giugno con la finale maschile ed il doppio femminile. Dal 1891 questo torneo è di fama mondiale, anche se solo dal 1925 è stato aperto a tutti i tennisti di ogni nazione, che hanno provato a vincere ed entrare nella leggenda nella seconda prova stagionale dello Slam.
Quest’anno la finale maschile ha avuto come epilogo quello che dall’inizio del torneo tutti si aspettavano: il campione in carica Rafael Nadal, numero uno al mondo, era opposto al numero due del mondo Novak Dokovic, in una finale di enorme spettacolo che metteva in palio, oltre al titolo, anche il primo posto nel ranking ATP.
La partita è stata subito dura e di altissimo livello con entrambi i giocatori che riescono a mantenere il servizio fino al 3 pari. Poi Dokovic nel momento decisivo si porta in vantaggio con un break e chiude il primo set col parziale di 6 a 3. Nel secondo parziale prosegue l’equilibrio, Nadal riesce a breccare Dokovic, che però reagisce e controbrecca subito lo spagnolo, sul 5 pari. Però Nadal trova il secondo break e pareggia il set chiudendo col parziale di 7 a 5.
Dal terzo parziale la storia del torneo sembra cambiare: il serbo appare in difficoltà sia per le condizioni climatiche, sia forse per la pressione dovuta alla posta in palio. Infatti, a Dokovic manca solo questa prova dello Slam da conquistare. Nadal domina da qui in avanti ogni scambio, nonostante anche lo spagnolo sembri in difficoltà, ma riesce comunque a vincere il terzo e quarto parziale per 6-2 e 6-4 e vincere il torneo.
Per lo spagnolo è il nono titolo in 10 anni e scrive la storia ricevendo i complimenti da Bjorn Borg, l’ultimo a vincere tante volte il Roland Garros con sei allori. Con questa vittoria, Nadal conserva il primo posto nel ranking, mentre il serbo spreca l’ennesima occasione di conquistare il Grande Slam.
La giornata ha avuto inizio con la finale di doppio femminile, che vedeva contrapposte la coppia azzurra, già vincitrice in passato del Roland Garros, e la coppia numero uno al mondo Hsieh/Peng, detentrice di Wimbledon. Per le italiane, questa loro terza finale consecutiva è stata una vera debacle, dal momento che sono state sconfitte con estrema facilità dalle avversarie in due soli set per 6-4, 6-1.
Ora tutti i tennisti del mondo si spostano chi ad Halle, chi a Londra al Queen’s per allenarsi in tornei minori sull’erba, in vista di Wimbledon, la terza prova dello Slam dove nel femminile Bartoli, causa ritiro, non difenderà il titolo, mentre nel maschile Murray sarà in campo a difenderlo.