Il Gran Premio del Giappone di Suzuka ha chiarito in maniera quasi definitiva le graduatorie del Mondiale di Formula 1 2017: Lewis Hamilton, su Mercedes, ha vinto in terra nipponica mentre il suo rivale iridato, Sebastian Vettel, si è ritirato prematuramente ed ha perso quasi tutte le possibilità di rimontare in classifica sul pilota inglese.
Hamilton parte bene, Vettel invece nei primi giri denota già dei problemi alla vettura e si fa sorpassare da Verstappen prima, poi nell’ordine da Ocon, Ricciardo e Bottas. Al quinto giro, infine, il ritiro: la Ferrari parcheggia a bordo pista e segna sul tabellino un altro zero dopo la gara finita ancor prima di cominciare a Singapore. Il problema: una candela malfunzionante, un pezzo di pochi euro di costo che tradisce la Rossa di Maranello.
Hamilton e Verstappen conducono la gara: la Red Bull del giovane pilota olandese è molto veloce e tiene testa alla freccia d’argento dell’inglese tre volte campione del mondo. Gli altri, a partire dai compagni di squadra Bottas e Ricciardo, seguono a distanza, assieme alla Ferrari di Kimi Raikkonen, alle due Force India di Ocon e Perez e alle due Haas di Magnussen e Grosjean.
A pochi giri dal termine la Sauber di Ericsson sbatte alla curva Degner ed anche il ritiro della Williams di Stroll provoca l’introduzione della Virtual Safety Car (i piloti devono mantenere inalterate le distanze a velocità costante). Quando la gara riprende, Verstappen tallona Hamilton: l’olandese vuole il secondo successo consecutivo, ma l’inglese resiste agli assalti della Red Bull e va a vincere.
Hamilton (Mercedes) è primo con Verstappen e Ricciardo (Red Bull) secondo e terzo; quarto arriva Bottas (Mercedes), quinto Raikkonen (Ferrari), sesto e settimo Ocon e Perez (Force India), ottavo e nono Magnussen e Grosjean (Haas), decimo Massa (Williams). Per Hamilton ci sono 59 punti di vantaggio su Vettel: all’inglese basteranno due vittorie nelle ultime quattro gare per chiudere il discorso iridato. Nel mondiale costruttori, dominato dalla Mercedes, la Ferrari, poco affidabile delle ultime gare, deve iniziare a guardarsi dalla Red Bull nei costruttori: la Rossa ha 92 punti di vantaggio sulle vetture angloaustriache, ma altri ritiri ed il gran stato di forma delle Red Bull e dei suoi piloti potrebbe riaprire anche questo discorso.