L’Italia gioca una delle peggiori partite degli ultimi anni, almeno tra quelle viste in casa, contro la Macedonia: il pareggio per 1-1 ripropone per la seconda volta consecutiva fischi copiosi e sonori al termine della gara, descrivendo appieno un periodo molto buio per gli azzurri del calcio. Qualificazione agli spareggi vicina, ma non ancora certa.
Ventura propone stavolta un 3-4-3 con la “BBC” difensiva – Barzagli, Bonucci e Chiellini – tutti assieme a Buffon, per la prima volta dopo diversi mesi. Sugli esterni a tutta fascia gli “inglesi” Zappacosta e Darmian, in mezzo al campo gli incontristi Parolo e Gagliardini, in attacco Verdi, Immobile e Insigne. La partenza è, come spesso avviene, buona, con una conclusione vicino alla rete ed una triangolazione veloce con Insigne, che si vede parare un tiro a rete. Quindi ecco la rete di Chiellini su una bella azione rapida tra Insigne e Immobile, che serve l’assist per il difensore juventino: è 1-0. Poi poco altro nel primo tempo.
La buona volontà, almeno espressa nel primo parziale, scompare nel secondo tempo: l’Italia non trova più nessuna conclusione di rilievo ed a un pubblico azzurro sempre più silenzioso e indispettito, si sostituiscono i calorosi tifosi macedoni, ordinati, ma volenterosi a ottenere il risultato.
Ai macedoni basta una sola vera conclusione a rete per pareggiare: Pandev filtra la difesa dell’Italia con un preciso passaggio verticale per Trajkovski che da destra batte Buffon con un diagonale preciso, è 1-1 a 15 minuti dal termine. L’Italia non mette in campo alcuna reazione e la gara termina in parità. Per la Macedonia è festa, per gli azzurri piovono solamente i fischi, tutto sommato meritati.
L’Italia ha ora da affrontare l’ultima gara del girone in Albania, lunedì 9 ottobre 2017: se il secondo posto dietro alla Spagna è sicuro, bisogna almeno conquistare un pari per avere la matematica certezza di partecipare agli spareggi, ricordando che la peggior seconda di tutti i gironi europei viene eliminata.