Valentino Rossi, poco più di venti giorni fa, ha subito in allenamento una frattura alla gamba molto grave che non gli ha permesso di correre nel Gran Premio di Misano Adriatico che ha visto trionfare Marc Marquez. La prima diagnosi aveva previsto il rientro del “Dottore” solamente alla fine di ottobre, nelle gare asiatiche che precedono il gran finale di novembre a Valencia.
Rossi ha dimostrato fin da subito, come la maggior parte dei motociclisti – si pensi a Lorenzo che qualche anno fa ottenne il podio con una spalla rotta – di voler lottare contro i malanni fisici e contro la volontà ed i dettami dei medici; il “Dottore” ha dato una diagnosi personale del suo stato di salute ed ha deciso di essere pronto per ritornare in moto.
Valentino è sceso in pista proprio a Misano Adriatico, sul circuito in cui non ha potuto disputare l’ultimo GP, con una Yamaha R1, la moto stradale più potente a disposizione della casa di Iwata, e, a quanto filtra da ambienti vicini al campione di Tavullia, pare che abbia registrato dei tempi straordinari, segno che il fisico risponde bene alle necessità della guida ad alta velocità.
Sono stati due giorni intensi di allenamento per il numero 46; Valentino dichiara che dopo il primo giorno, in cui ha sofferto parecchi fastidi alla gamba fratturata, il giorno successivo si è trovato molto bene e si dichiara del tutto pronto ad affrontare la sfida aragonese con i suoi avversari del Mondiale: Marquez, Dovizioso e Vinales.
Sarà la commissione medica della MotoGP la prima avversaria di Rossi: essa dovrà verificare la fattibilità di poter gareggiare. Successivamente, l’asso della Yamaha disputerà le prove libere di venerdì e, se i tempi saranno in linea per poter disputare una buona gara, il “Dottore” affronterà anche il resto del weekend di gara. In caso contrario, Rossi tornerà a Tavullia per continuare la riabilitazione e per farsi trovare pronto per gli appuntamenti di ottobre.