L’ufficialità era nell’aria, già quando Neymar mercoledi era atterrato in Qatar per concludere l’affare ed effettuare le visite mediche. Un’operazione da 222 milioni di euro, la più onerosa della storia del calcio. Un affare che ha fatto infuriare il club blaugrana; invece Nasser Al-Khelaïfi (presidente del Psg) si riteneva fiducioso in questi giorni, forte anche del si del calciatore.
Molti si staranno chiedendo dove il Psg abbia preso tutti questi soldi per pagare la clausola restando in regola con il Fair Play. Ecco il metodo utilizzato: la Qatar Sports Investment ha versato direttamente al brasiliano 300 milioni di euro per il ruolo di ambasciatore per i Mondiali del 2022; a questo punto Neymar si è comprato da solo il cartellino dal Barcellona.
A questo punto il brasiliano – avendo pagato egli stesso la clausola (quindi svincolato) – è stato libero di contrattare con un’altra società.
In base a questa operazione non ci sarebbero problemi di Fair Play finanziario per il club francese, né ora né eventualmente nei prossimi anni e sarebbe dunque scagionata la possibilità – ventilata dal Barcellona – di una denuncia da parte dei catalani, che hanno preteso fino all’ultimo centesimo il pagamento della clausola rescissoria.
Ieri la società spagnola non voleva accettare il deposito della clausola perchè irritata dal comportamento del calciatore e della società francese ma, in fin dei conti, è stata fatta un’operazione pulita.
Intanto il Barcellona, dopo un’annata deludente, si vede soffiare sotto il naso una delle sue stelle, quel Neymar parte integrante con Messi e Suarez del tridente dei sogni, segno che probabilmente si è creata una crepa che prima o poi verrà alla luce; infatti, è stata la prima volta che un top player, titolare del Barcellona, ha deciso di andarsene. Sono tanti i giocatori che il club blaugrana ha ceduto, spesso anche forti, ma erano tutti ormai ritenuti non più necessari e quindi “sacrificabili”.