Antonio Conte raggela i tifosi: non so se resterò

Ci risiamo: dopo il trionfo in campionato, Antonio Conte comincia a sollevare dubbi sulla sua permanenza in bianconero e non è dato di sapere se dietro ci siano offerte concrete da altre squadre o se sia l'ennesimo tentativo di manipolare il mercato

Antonio Conte raggela i tifosi: non so se resterò

Antonio Conte, dopo i sorrisi, le corse, la festa sul campo e dopo essere stato portato in trionfo dai suoi giocatori, si è presentato davanti ai microfoni dei cronisti e ha sferrato una coltellata al cuore dei tifosi di tutta Italia: “Devo capire se ho la forza per andare avanti. Sono stati tre anni di fatica, chi mi sta vicino lo sa. Io sono juventino e lo sarò sempre, ma ho bisogno di confrontarmi con la società in maniera serena”.

Le dichiarazioni del tecnico juventino, sono davvero sconcertanti. Già l’anno scorso Conte ha messo in discussione la sua permanenza sulla panchina bianconera, oggi lo fa di nuovo. Le motivazioni, poi, appaiono davvero incomprensibili: “Spesso si vuole tutto e subito e a volte ci si dimentica che c’è da fare un percorso, quello in Europa è stato importante ed eccellente. Qui, però, non basta mai niente, ma io non mi sento di assicurare nessuno. E’ difficile colmare il gap con le big europee. Fare meglio di così sarà molto difficile”.

Nessuno come lui dovrebbe sapere che per la Juve vincere “non è importante, ma è l’unica cosa che conta”, lui che ci ha giocato, lui che ci ha sofferto, lui che per tutto il popolo juventino è Il Capitano. Non si capisce davvero da dove venga tutta questa amarezza, tutto questo nervosismo, tutta questa rabbia così spesso manifestata in più di un’intervista.

Conte ha anche dichiarato: “Questa è la realtà, per colmare il gap con le squadre più forti non sarà semplice né il prossimo anno, né tra due stagioni né fra tre. Stiamo tirando a manetta da tre anni. Qui inizia a non bastare più nulla, dopo l’uscita dall’Europa League sembrava un cataclisma. Sono stati tre anni dispendiosi, non sarà facile fare meglio. Abbiamo fatto un buon percorso di crescita, sappiamo benissimo che i tifosi sognano le vittorie europee, ma questo forse non è possibile”.

Se la pensa così, è meglio lasciare perdere, è meglio sgombrare il campo da vincitore e lasciare strada a chi, come Simeone, ha preso una squadra di seconda fascia in Spagna, condannata dal pronostico a stare sempre dietro a superpotenze come Barcellona e Real Madrid, e l’ha portata fino alla finale di Champions, per non parlare del titolo spagnolo.

Caro Conte, forse il tuo gioco non è chiaro a molti e tanti si stanno strappando i capelli, ma da Juventina decennale come te ho visto passare tante facce dalla Juve e tanti discorsi sono stati fatti in passato, ma mi rimangono impressi due volti: quello di Alessandro Del Piero, che per aver voluto mettere all’angolo la dirigenza juventina è andato a giocare in Australia, e quello di Marcello Lippi, che per aver voluto spiccare il volo lontano dalla Juventus venne esonerato dall’Inter… e scusate se è poco!

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