Dopo Calciopoli, nell’estate del 2006 la Juventus retrocesse in Serie B. L’anno successivo,però, la squadra risaliva nella massima serie: infatti, il 19 maggio 2007 i bianconeri raggiungevano la promozione in Serie A con 3 giornate d’anticipo. Quella conquista della Serie A rappresentò una scalata verso nuovi grandi trionfi.
Ma il giorno 19 maggio, nella storia della Juve, è importante anche perchè Andrea Agnelli – 3 anni più tardi, nel 2010 – diventa il nuovo Presidente della società.
Ma riavvolgendo il nastro ritorniamo al 2007: dopo Calciopoli la Juve sprofonda in B e, dopo il danno di immagine e di soldi, la squadra perse grandi calciatori, come Ibrahimovic, Thuram e Cannavaro; rimangono i calciatori “attaccati alla maglia” come Marchisio, Del Piero, Buffon, Trezequet e Camoranesi.
La squadra era guidata da Didier Deschamps (ex centrocampista degli anni ’90) che, nonostante i 9 punti di penalizzazione, la porta in cima la classifica ed alla promozione con 3 turni d’anticipo.
Dopo il ritorno in Serie A solo modesti piazzamenti in classifica. La svolta si ha quando arriva Andrea Agnelli alla presidenza, il quale, facendo un investimento notevole sullo stadio di proprietà e avvalendosi di bravi collaboratori come Marotta, Paratici e Nedved, riesce a riportare la società all’antico splendore.
I primi due anni comunque sono difficili, la squadra si piazza settima due volte in campionato facendo purtroppo anche investimenti su calciatori sbagliati.
La persona che riuscirà a fare la differenza sarà Antonio Conte alla guida tecnica della squadra nel 2011, portando finalmente i bianconeri a dominare in Italia per tre anni. Poi arriva Max Allegri; la squadra continua a vincere ma, rispetto al suo predecessore, l’allenatore riesce a dare anche un’impronta europea conquistando due finali di Champions League in tre anni.
In 10 anni la Juventus in Italia si è ripresa il primato di grande società, non solo perché vince ma anche perché sta riuscendo a fare grandi acquisti.