E’ crisi nera per l’Inter. Allo stadio Azzurri d’Italia, i nerazzurri cadono sotto i colpi dell’Atalanta, collezionando la terza sconfitta consecutiva, la quarta in nove gare di campionato. Squadra molle, lontana parente di quella vittoriosa contro la Juventus poco più di un mese fa.
Nella gara contro gli orobici, Frank de Boer lascia in panchina Banega e Candreva, due dei giocatori più in forma di questa squadra alla ricerca di una identità e ancora una volta zero minuti giocati per il tanto atteso Gabigol. La sensazione è che il mister olandese, subentrato a Roberto Mancini durante il ritiro precampionato, abbia le ore contate, tanto che anche lui ha dichiarato: “non so se mercoledì ci sarò, io posso solo lavorare duro”.
Sono bastati dieci minuti ai padroni di casa per passare in vantaggio con Masiello su azione d’angolo, che tutto solo ha infilato di testa Handanovic. Dopo il gol l’Atalanta ha avuto subito l’occasione del raddoppio con Dramè che ha trovato un attento Handanovic. L’Inter non reagisce e l’Atalanta non affonda il colpo, al riposo la gara resta aperta.
Ad inizio ripresa l’Inter sembra invertire la rotta quando al 50’ pareggia con un calcio di punizione di Eder, che non segnava da Aprile. Gli ospiti provano a vincere la partita ma producono solo qualche azione interessante. Al 79’ Berisha salva sul tiro di Perisic, poco dopo si ripete sulla conclusione di Joao Mario. Ma quando sembra che la gara debba terminare in parità arriva l’ingenuità di Santon che atterra in area Kessié, rigore per l’Atalanta. Pinilla dal dischetto non sbaglia.
La reazione dell’Inter si ferma al gol annullato ad Icardi per fallo su Berisha, finisce 2-1 per l’Atalanta che sale a quota 13 in classifica, mentre per l’Inter, ferma a 11 punti in quattordicesima posizione, si apre la crisi che potrebbe portare al cambio di allenatore nelle prossime ore.