Domenica sera, in un Olimpico surreale per la squalifica della curva giallorossa, si è giocato il posticipo tra Roma e Sampdoria. Una Roma che, anche senza il supporto del suo pubblico più caloroso, riesce a tenere il passo della Juve a -9 ma con un potenziale -6 (da recuperare la partita contro il Parma, sospesa all’Olimpico dopo solo 8 minuti e 20 secondi per impraticabilità del campo). Una Sampdoria atterrata da un Destro scatenato in attacco.
Proprio lui, Destro, che ne fa due (al 44esimo e al 57esimo) e manda all’aria la Sampdoria, la maglietta (dopo il primo gol) e soprattutto tutti i mugugni che, nella settimana post-derby (finito a reti bianche) e la sconfitta a Napoli in coppa Italia per 3-0, pesavano sulle sue spalle come macigni, affermando: “Le critiche vanno prese sempre nel miglior modo possibile, poi bisogna dimostrare sul campo“.
Ma la Roma non è solo Destro. L’allenatore della Roma, Rudi Garcia, aveva promesso “lupi incavolati”, per dirla elegantemente, ed è stato di parola: scelte perfette, equilibrio nel tridente, con un Pijanic, schierato come trequartista, a costruire gioco con la mira ispiratissima (suo l’assist per il gol di Destro e suo il raddoppio con una punizione precisissima da 25 metri). Come dopo la batosta di Torino, la Roma riparte e senza Totti (infortunato e spettatore in tribuna) e senza De Rossi (in panchina per scelta ed entrato solo nel finale) non paga dazio, anzi trova spunti e soluzioni alternative; Rudi Garcia non può non essere soddisfatto: “Sono contento perchè la squadra ha risposto sul campo. E’ qui che si deve rispondere. Ho visto una grande Roma. Siamo sempre in corsa avendo 4 punti in più del Napoli e nove in meno dalla Juve ma con una partita da recuperare“.
Dall’altra parte, invece, un Sinisa Mihajlovic per niente contento della sua squadra che non ha saputo incidere se non con qualche innocua ripartenza, senza riuscire a mettere in difficoltà i giallorossi, troppo superiori rispetto ai blucerchiati.
Una Roma che quindi pare non abbia accusato la brutta batosta di Napoli e che continua la sua straordinaria marcia in campionato con 48 reti fatte e solo 11 subite.
Sono ben 17 le partite dove non ha subito gol, tra campionato e coppa Italia; una Roma che sembra ricordare la prima Juve di Conte, una Roma che ha le potenzialità per crescere ancora, togliersi tante soddisfazioni e, perchè no, credere nello Scudetto, pur sapendo di avere davanti a sè una squadra che difficilmente potrà cadere nell’incubo di una rimonta.