Incredibile quanto sta accadendo in queste ore ad Hakan Sukur: il famoso ex calciatore è infatti rimasto invischiato in un contenzioso legale che potrebbe costargli carissimo. Fino a 4 anni di carcere. Il motivo? Gli insulti arrivati via Twitter all’indirizzo del premier turco Recep Tayyip Erdogan.
Hakan Sukur è stato una vera e propria istituzione del calcio italiano ed europeo per diversi anni: 119 goal in 156 presenze con il Galatasaray negli anni ’90, con il quale vincerà anche una Coppa Uefa ai danni dell’Arsenal; poi il trasferimento all’Inter ed al Parma, prima di tornare in patria dopo una breve parentesi inglese.
Ma dopo il suo ritiro dal calcio giocato, Hakan Sukur ha deciso di tuffarsi in politica, abbracciando le ideologie del AKP, partito islamico ultraconservatore turco. La sua avventura politica è stata costellata da numerose controversie, viste le dure condanne degli organi internazionali al suo partito, considerato esponente del cosiddetto “fascismo islamico“.
Eppure l’ex stella della Turchia non aveva mai avuto veri e propri problemi a causa delle sue idee, almeno fino a quando non ha trovato sulla sua strada il dittatore Erdogan. Il presidente turco è infatti notoriamente permaloso, a tal punto che quest’inverno aveva fatto addirittura richiudere in carcere due ragazzini responsabili di aver strappato i suoi manifesti elettorali con l’accusa di “lesioni alla sua immagine“.
E quando l’hanno informato dei commenti negativi nei suoi confronti da parte dell’ex calciatore, Erdogan è subito andato su tutte le furie, mandando Hakan Sukur sul banco degli imputati. Ora per quel tweet impertinente, l’ex campione potrebbe essere condannato a 4 anni di reclusione per “insulti al leader del Paese“.