“Ringrazio la proprietà e la società del Milan per le tre stagioni e mezzo di panchina rossonera. E’ stata un’esperienza professionalmente gratificante, condita da importanti successi” così Massimiliano Allegri ha salutato il suo ex club in una nota dettata all’ANSA questa mattina. Il su destino era segnato già domenica notte, ma il braccio di ferro fra Galliani e Barbara Berlusconi, ha partorito il topolino dell’esonero solo in mattinata dopo che il macigno, anzi la montagna, della sconfitta contro il Sassuolo, aveva oppresso tutta la compagnia rossonera per tutta la notte.
L’esonero è figlio di una stagione cominciata già con la delegittimazione di Berlusconi che avrebbe voluto il cambio della guardia già a Giugno, ma che poi ha ceduto alle insistenze di Galliani, amico fraterno ed eccellente dirigente del Milan da molti anni. C’è voluto il colpo di mano della figlia Barbara lo scorso Novembre quando ha manifestato apertamente la volontà di cambiare, per scuotere la dirigenza, che fino a quel momento faceva finta di avere in mano una squadra ancora competitiva. Il tutto mascherato dalla qualificazione agli ottavi di Champions che ha dato l’illusione di un cambio di rotta.
Invece la squadra non ha mai avuto e continua a non avere né capo né coda, l’allenatore ha cominciato la stagione già con la sicurezza che sarebbe stata l’ultima, la campagna acquisti è stata inesistente nel reparto in cui c’era necessità di cambiare e migliorare(la difesa), e isterica nell’unico reparto che non aveva bisogno di grosse manovre (l’attacco). Molti avevano previsto che la difesa del Milan non avrebbe retto attacchi consistenti come quelli delle migliori in Italia e delle medie squadre europee, ma certo nessuno avrebbe immaginato che avrebbe capitolato in quella maniera contro….Berardi!
Lui da solo ha messo in evidenza che il Milan non è una squadra e che le colpe della difesa cominciano… all’attacco. Ed ecco che, dopo ore di riflessione notturna, Barbara ha finalmente vinto la sua battaglia: esonerato Allegri e spazio subito a Seedorf, che giovedì sarà in Italia per cominciare ad allenare il Milan. Al suo fianco, verosimilmente, Stam, Crespo e, forse Davids (anche se ci permettiamo di esprimere i nostri dubbi, visto come si sono lasciati il centrocampista olandese e la società rossonera).