Berlusconi ha ufficialmente venduto il 48% del Milan al broker Thailandese Bee Taechaubol per 480 milioni di euro.
Tale cifra è ovviamente da capogiro, e una somma del genere pagata per ottenere una quota minoritaria del club alza il valore dell’intera società a quasi un miliardo. L’ intenzione di Berlusconi in fin dei conti era chiara già da tempo: trovare un socio che metta le risorse necessarie per rendere di nuovo competitivo il club rossonero, senza comunque rinunciare alla presidenza. Tra i dirigenti del Milan rimangono inoltre sia la figlia Barbara Berlusconi, che Adriano Galliani. Tuttavia, è inevitabile che l’ ingresso di mister Bee e della sua cordata asiatica segni un punto di svolta nella gestione del club, e già si vocifera che il passaggio in maggioranza del thailandese avverrà molto presto, e cioè nel giro di un anno e mezzo circa.
La stampa rivela inoltre che Mr. Bee sarebbe intenzionato a presentare sui mercati asiatici il marchio Milan come un prodotto del made in Italy a tutti gli effetti, al pari della Ferrari o di una popolare casa di moda. Insomma, Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol lavoreranno insieme per riportare il Club alle glorie passate, e in in un comunicato congiunto fra Fininvest e il broker asiatico si legge: “L’ipotesi di accordo ha come obiettivo la valorizzazione e la commercializzazione del brand Milan in particolare nei Paesi asiatici, al fine di ottenere un forte impulso dei ricavi e di conseguenza quelle risorse finanziarie indispensabili per riportare, grazie a un progetto tecnico e sportivo estremamente incisivo, il Milan a competere con i principali club del calcio mondiale”.
Berlusconi ha commentato la decisione a margine di un convegno a Segrate, dicendosi soddisfatto dell’ accordo: “C’e’ la possibilità che qualcuno che conosce bene i mercati asiatici possa sviluppare l’utilizzazione del brand commerciale del Milan in quei settori –ma precisa- Naturalmente mantengo la maggioranza e la carica di presidente“. L’ ex Cavaliere infatti ha sempre sostenuto che ci sono due cose che non venderà mai nella sua vita: il Milan e la villa di Arcore.
Ora l’obbiettivo primario, dopo aver scelto come nuovo allenatore l’ex interista Mihajlovic, rimane principalemente quello di potenziare la rosa della squadra.