“Mi manda Bruninho“, potrebbe essere il sottotitolo della trattativa che ha portato Lucas Saatkamp, per tutti Lucão, a portare un po’ di Brasile in Italia, con la sua pallavolo spettacolare. Per il 29enne centrale della nazionale brasiliana, in effetti, quello di poter aumentare la sua collezione di trofei col suo amico e compagno di nazionale Bruninho deve essere stato uno dei motivi principali del suo arrivo a Modena, rifiutando offerte economiche ben più sostanziose dalla Russia e dalla Turchia per accasarsi in Emilia, dove la squadra ha appena conquistato la Coppa Italia ed è arrivata seconda in campionato: il progetto tecnico, quindi, vince sul denaro.
Lo stesso Lucão, intervistato dalla Gazzetta dello Sport ammette che Bruninho è stato decisivo nella sua scelta di venire a Modena: “Abbiamo conquistato molto in nazionale e nei club siamo stati tre volte campione della Superliga brasiliana al Cimed e poi una volta anche al RJX di Rio. Modena è una città spettacolare e Bruno, un punto di riferimento per la squadra: l’anno scorso ci preparammo a Modena con la nazionale brasiliana. La gentilezza dei tifosi e della direzione della società fu eccezionale”. Cosa le piace della squadra? “Di certo lo schiacciatore francese (Ngapeth, ndr), ma tutta la squadra è buona, visto che l’anno prossimo giocheremo la Champions”.
Della pallavolo italiana, a livello di nazionale e in ottica World League, il giudizio è positivo: “Dopo due-tre anni di irregolarità, l’Italia si sta riprendendo. Zaytsev è il suo giocatore più forte. Siamo in un girone in cui anche l’Australia può dare fastidio. Non esistono più squadre materasso nella pallavolo. Ma Bruninho mi ha detto quando si è presentato in nazionale che alcuni giocatori italiani sono infortunati. In questa World League si rinuncerà a qualche nome anche per le qualificazioni olimpiche, per l’Europeo”.