A parlare è Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori e intermediario a più riprese tra la squadra e i possibili investitori. Uno che, in sostanza, in questi mesi ha vissuto dall’interno la difficile situazione del Parma, retrocesso in Serie B dopo una stagione incredibile, indelebilmente segnata dal caos societario. Le belle prestazioni delle ultime partite avevano inorgoglito e non poco i tifosi dei crociati, che però ora sono costretti a ricevere – tanto per cambiare – notizie preoccupanti.
Dice Tommasi: “Ho notizie non belle: il debito sportivo è alto e purtroppo per troppi mesi non si è parlato di chi ha creato questa situazione”. Purtroppo per il Parma, la serie D non è una possibilità così remota. Nonostante l’impegno di giocatori e allenatori, che hanno lottato fino all’ultimo per onorare la maglia, il Parma potrebbe quindi essere costretto a ripartire dalle serie dilettantistiche.
“Si scaricano le responsabilità sui soggetti che oggi sono sul campo. Quelli che invece sono fuori dal campo e che hanno creato questa situazione non vengono mai menzionati e questo un po’ mi dispiace”. Il riferimento è alle parole del capitano Alessandro Lucarelli, che nei giorni scorsi ha rilasciato dichiarazioni al veleno sugli ex compagni che non hanno accettato la riduzione dei crediti che vantavano con la società.
Giovedì, intanto, c’è la quinta asta fallimentare, che partirà da 6,33 milioni (più il debito sportivo), con le quattro precedenti che sono andate deserte. Dopo le dichiarazioni ottimistiche di Albertini (“alcuni investitori hanno mostrato interesse nei confronti della società”), arriva quindi l’ennesima mazzata per i ducali.
Anche Alessandro Melli, dirigente ed ex stella della squadra emiliana, si mostra quantomeno possibilista: “È difficile che il Parma sia acquistato da una nuova proprietà in Serie B, ma non impossibile. Abbiamo decurtato del 75% il nostro credito: sono numeri sempre alti, tante persone ancora da convincere, però qualcosa c’è. Poi l’ipotesi della Serie D non è inverosimile, ovviamente”.