E’ un sabato terribile per Carlo Ancelotti, che pareggiando col Valencia deve dire addio ad ogni velleità di vittoria nella Liga, col Barcellona che vola a +4 sui blancos a 2 turni dal termine, ipotecando il 23° titolo della sua storia. Incredibile la partita del Real, che non riesce ad andare oltre il 2-2 casalingo contro il Valencia, sbagliando un rigore con Cristiano Ronaldo e colpendo 3 pali. La cosiddetta partita stregata, quella in cui il pallone proprio sembra non voler entrare, e gli avversari ti colpiscono al primo errore. Bravo e cinico il Valencia, che deve difendere il 4° posto (l’ultimo utile per la Champions) dagli attacchi del Siviglia, impegnato domani sera a Vigo.
Partita maledetta anche e soprattutto per Cristiano Ronaldo, con quel rigore all’ultimo minuto del primo tempo che avrebbe potuto riaprire la partita, e far assistere a un secondo tempo meno frenetico, avendo un solo gol da rimontare. Sì, perché il Real Madrid era clamorosamente sotto di 2 reti dopo 26 minuti, con un uno-due del Valencia firmato Paco (19′) e Fuego (26′). Dopo il rigore sbagliato da Ronaldo, il tabellino del primo tempo dice: Real Madrid 0, Valencia 2, con un rigore sbagliato e 3 pali colpiti (Bale su punizione, Ronaldo di testa ed Hernandez), tutto nella prima frazione. Per una partita che il Real avrebbe dovuto vincere a tutti i costi, non la migliore delle situazione.
Nel secondo tempo, Pepe (56′) riapre tutto, ma l’assalto madridista produce un pareggio tardivo (Isco all’84’), che non porta al gol del vantaggio, o meglio della speranza, che avrebbe mantenuto il Real in lotta per il titolo. Pensare che, tra Atletico Madrid e soprattutto Deportivo La Coruna, il Barcellona non conquisti neanche una vittoria, è voler sognare. Forse distratta dalla Champions, la squadra di Ancelotti perde pezzi anche in vista del match con la Juve: al 40′ esce dolorante Toni Kroos, pedina fondamentale nel centrocampo madridista. Insomma, il peggior sabato possibile per il Real Madrid.