Dopo l’euforia per il risultato storico raggiunto ieri dalla Juventus (l’accesso alle semifinali di Champions: erano 12 anni che la Juve ha aspettato questo momento), ora sale l’attesa per il sorteggio delle semifinali, che avverrà domani a Nyon. Dall’urna, questa volta, qualsiasi avversario uscirà sarà un match da sfavoriti per i bianconeri: Real Madrid, Bayern Monaco e Barcellona sono le avversarie dell’urna, questa volta non si può sperare nel Monaco di turno. Non per sminuire il magnifico lavoro di Allegri e della squadra ma, come ha detto l’opinionista ed ex juventino Alessio Tacchinardi nel dopo-partita, “l’urna è stata benevola, finora, con la Juventus”. E come dargli torto.
Ma arrivati a questo punto, di fronte a queste tre corazzate, qual è la ‘meno peggio’? Proviamo ad analizzare la situazione di tutte e 3. Fino a martedì pomeriggio, avremmo avuto una leggera propensione per il Bayern Monaco: all’andata dei quarti aveva perso 3-1 contro il Porto con 3 banalissimi errori difensivi, in settimana si era dimesso l’intero staff medico in polemica con Guardiola, e aveva diversi ‘pezzi pregiati’ in infermeria: Robben, Ribery, Alaba e Schweinsteiger tra gli altri. Poi ci sono bastati 45 minuti di partita a Monaco di Baviera, per renderci conto di quanto ci sbagliavamo. Paradossalmente, ora il Bayern Monaco a nostro giudizio sarebbe la squadra da evitare, perché ha riacquistato ancora maggior consapevolezza dei propri mezzi, dopo che per qualche giorno la situazione sembrava insanabile. Considerando anche il fatto che molti degli assenti dei quarti torneranno in tempo per la semifinale… no, preferiamo proprio di no.
Capitolo Barcellona. Il Barcellona ‘normalizzato’ da Luis Enrique, che ha saputo saggiamente mettere in campo una squadra compatta, assemblando una rosa di campioni e rendendola una vera macchina da guerra. Non è il Barcellona del tiki-taka di Guardiola e questo, se possibile, spaventa ancor di più: oltre ai mezzi tecnici del ‘trio delle meraviglie’ composto da Messi, Neymar e Suarez, oggi c’è un equilibrio tattico che non si vedeva nemmeno col tanto osannato predecessore di Luis Enrique. Resta il Real Madrid campione in carica che, in questo momento, sembra la squadra più abbordabile tra le 3: ha passato, a 3 minuti dal termine, l’ostacolo Atletico con non poche difficoltà. La pressione, inoltre, esercitata dalla dirigenza e dalla tifoseria sul protagonista vero della ‘Decima’, Carlo Ancelotti, potrebbe regalare qualche sorpresa. Non dimentichiamo, poi, che la Juve ha una buona tradizione nelle partite europee contro il Real, se si fa eccezione della finale del 1998, quando i blancos batterono la Juve con un gol (in fuorigioco) di Mijatovic. Contro il Real, infatti, i tifosi juventini ricorderanno ancora la partita perfetta, l’ultima semifinale di Champions League giocata dalla Juventus, in cui i bianconeri ribaltarono il 2-1 dell’andata con un 3-1 senza appello. E proprio da qui che la cabala – sì, perché a questo punto preferiamo affidarci al destino! – potrebbe regalare alla Juve quello che sarebbe un mezzo miracolo: la finale di Champions League!