Rivoluzione in F1: Liberty Media cambia tutto, a pagare anche Ferrari

Il nuovo proprietario della Formula 1, Liberty Media, il colosso americano delle telecomunicazioni, ha deciso di cambiare tutto. A farne le spese anche il bonus Ferrari di 100 milioni di dollari

Rivoluzione in F1: Liberty Media cambia tutto, a pagare anche Ferrari

Si chiuderanno questo mese le trattative sull’acquisizione della Formula 1. Da CVC Funds il circus passerà nelle mani di Liberty Media, colosso americano delle telecomunicazioni. Il nuovo proprietario sembra deciso a portare molti cambiamenti dentro e fuori pista tra questi decurtare il bonus di 100 milioni di dollari destinato alla Ferrari.

Sventola la bandiera a scacchi per Bernie Ecclestone che l’ascerà la carica di amministratore delegato della Formula 1. La nuova proprietà potrebbe offrirgli la carica di presidente onorario, ma l’ottantaseienne britannico non sembra intenzionato ad accettare.

Finisce un’era e ne inizia un’altra, quella degli americani che non hanno ancora concluso l’accordo (manca molto poco) e già si stanno facendo notare per la rivoluzione che vogliono portare in Formula 1 per rendere più vivace questo sport.

Il team Ferrari è l’unico che abbia partecipato a tutte le edizioni dei campionati di Formula 1 da quando è partita nel 1950 per questo motivo riceve ogni anno circa 100 milioni di dollari (poco più di 90 milioni di euro).

Ferrari ottiene anche un premio in base alla posizione finale in classifica, ma i 100 milioni di dollari da soli corrispondono al doppio del totale ricevuto dalla Manor la squadra posizionata più in basso in classifica.

Liberty Media avrebbe intenzione di ridurre questo bonus, di quanto non è ancora noto, e distribuirlo agli altri team perché questo andrebbe ad aumentare lo spettacolo della F1 che negli ultimi anni è stata dominata dalla Mercedes.

Sempre secondo la società americana, Ferrari non perderebbe introiti, anzi andrebbero ad aumentare le sponsorizzazioni (dovute al maggior spettacolo) che compenserebbero la decurtazione del bonus.

Tutto questo dovrebbe avvenire entro la fine del 2020 quando gli attuali contratti dei team saranno in scadenza. Anche se per Liberty Media il taglio di bonus economici su cui una scuderia storica come Ferrari fa affidamento è questione già risolta, le cose non stanno esattamente così.

Per i team di Formula 1, e degli altri sport in generale, trovare nuove sponsorizzazioni o confermare quelle esistenti non è semplice e lo dimostra il calo avuto nel periodo 2010 – 2015 passando dal 35 per cento del budget del team derivante dagli sponsor al 31,6 per cento del 2015. La pay TV ha avuto non poca influenza sul calo delle sponsorizzazioni.

La linea di fondo è che la tendenza al ribasso degli spettatori è inevitabile, questo a sua volta riduce i valori di sponsorizzazione e rende più difficile per le squadre vendere lo spazio sulle loro auto, a prescindere dalla concorrenza dei mezzi di comunicazione social a cui viene data la colpa dalle squadre di un calo di introiti dalle sponsorizzazioni.

Di conseguenza, potrebbe essere un rischio enorme per la Ferrari rinunciare ad un premio garantito con la promessa di maggiori ricavi dagli sponsor perché le corse saranno più emozionanti. Ma chi garantisce che le gare saranno effettivamente più emozionanti se i pagamenti alle squadre saranno equilibrati. E se Ferrari decidesse di lasciare la Formula 1, esisterebbe ancora una Formula 1?

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