Un viaggio verso il settore giovanile dell’Atalanta

Quest'anno è troppa Atalanta: strapazza 5 a 0 il Genoa e si conferma la quinta forza del campionato. Uno dei punti di forza della squadra è il settore giovanile che da anni sforna grandi talenti per poi essere venduti a grandi squadre. Vediamo quali sono.

Un viaggio verso il settore giovanile dell’Atalanta

L’Atalanta è una realtà che tutte le società dovrebbero prendere come esempio; si conferma la quinta forza del campionato grazie ai talenti che crescono nella sqaudra.

Ma da quest’anno è una rivelazione, perchè fino a poco tempo fa erano numeri sconosciuti. Una vera e propria fabbrica di campioni edificata da Mino Favini, di fatto l’uomo che si cela dietro allo splendido cammino della squadra di Gasperini.

L’ultimo dei talenti che è stato ceduto è Roberto Gagliardini, preso dall’Inter a gennaio per ben 22 milioni di euro.

Ora in squadra maggiore sono rimasti 7 giocatori che sono molto richiesti sul mercato, tra questi il difensore Mattia Caldara – già promesso alla Juve (affare intorno ai 20 milioni di euro) – poi Andrea Conti – seguito da mezza Serie A – e Frank Kessié – proveniente dalla Costa D’Avorio – che ha giocato 6 mesi nella primavera prima di “esplodere” in prima squadra nel campionato in corso.

In estate sono stati ceduti Daniele Brivio, poi Baselli e Zappacosta direzione Torino; tre anni fa Bonaventura fu acquistato dal Milan. Tra gli altri, Manolo Gabbiadini, passato dal Napoli prima di approdare al Southampton, e Simone Padoin che, dopo diversi anni alla Juve, gioca attualmente nel Cagliari.

Quasi 70 milioni di plusvalenza in 6 anni, che per un club modesto come l’Atalanta sono tanti. Il club bergamasco ha il coraggio di investire per il suo settore giovanile cosa che, per esempio, non fa il Napoli (terza forza del campionato).

Se volessimo tornare ancora più indietro negli anni, ci sono altri calciatori partiti da Bergamo e che poi hanno fatto la fortuna di grandi club: Riccardo Montolivo (Milan), Simone Zaza (Juventus), Gianpaolo Pazzini (Verona).

Tra il 1999 ed il 2001 riuscì a passare dalla Serie B all’ottavo posto in Serie A; in quella squadra c’erano: Ivan Pelizzoli, Massimo Donati, Luciano Zauri, Domenico Morfeo (il più talentuoso, secondo Favini), Cristian e Damiano Zenoni, Fausto Rossini e, dulcis in fundo, Gianpaolo Bellini.
In tempi ancora più remoti, Alessio Tacchinardi, Tomas LOcatelli, Roberto Donadoni e, per finire, Gaetano Scirea.

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