Spagna: premier Rajoy decide per la vendita centralizzata diritti TV: tremano Real e Barça

Il premier Rajoy ha legiferato sui diritti tv della Liga spagnola, redistribuiti in maniera più equa, penalizzando così Real Madrid e Barcellona, che vedono i loro incassi quasi dimezzati

Spagna: premier Rajoy decide per la vendita centralizzata diritti TV: tremano Real e Barça

Dal secondo dopoguerra in poi, sono solo quattro le squadre che hanno spezzato il duopolio Real Madrid-Barcellona nell’albo d’oro della Liga Spagnola: Athletic Bilbao, Atletico Madrid e, in tempi recenti, Valencia e Deportivo La Coruna, queste ultime due che hanno pagato con il fallimento gli investimenti fatti in quegli anni per primeggiare nel calcio spagnolo.

Un duopolio che, con la parziale eccezione dell’Atletico Madrid, in questi ultimi anni è destinato a diventare sempre più forte, visto l’aumento degli incassi delle due società, derivante anche dai diritti televisivi. Basti pensare che, fino ad oggi, Real Madrid e Barcellona guadagnavano 140 milioni di diritti tv, quattro-cinque volte in più rispetto a squadre come Valencia, Atletico Madrid, Siviglia e Villareal, e più di dieci volte quanto prendono i restanti club della Liga.

Diciamo fino ad oggi perché, è notizia fresca, il premier di centro-destra Rajoy e il suo ministro di Educazione, Cultura e Sport José Ignacio Wert hanno imposto che, dal trienno 2016-19, vi sarà la vendita centralizzata dei diritti tv anche per la Liga. L’intento è quello di ristabilire un equilibrio tra le società e anche quello di ottenere un incasso maggiore per la vendita dell’intero pacchetto: dai circa 825 milioni di euro attuali, si punta ad ottenere circa 1,5 miliardi di euro; di questi, il 2% andrebbe alla Federcalcio spagnola e il 98% alla Lega; di questa parte, il 90% sarebbe redistribuito ai club di prima divisione, e il 10% a quelli di seconda.

Dei soldi destinati alla prima divisione, una cifra che oscilla tra il 50% e il 70% sarebbe redistribuita in parti eguali, il restante distribuito in base ai risultati sportivi e al bacino d’utenza. Per fare degli esempi, in Italia il 40% è suddiviso equamente tra i club, il 30% per bacino d’utenza e l’altro 30% per i risultati; in Inghilterra, la quota è di 50% in parti uguali, 25% in base alla classifica dell’anno precedente, e il 25% in base alle partite trasmesse in tv. In sostanza, si tratta di una bella mazzata per Real Madrid e Barcellona, che potrebbero vedere quasi dimezzati i loro incassi derivanti dai diritti tv.

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