Primo anticipo dell’ultima giornata del girone di andata, al Castellani si affrontano Empoli e Inter. I toscani a +3 sul terzultimo posto non vincono da sei gare nelle quali hanno collezionato 5 pareggi e una sconfitta con la Sampdoria nell’ultimo turno. Maurizio Sarri sorprende tutti e manda in campo la coppia Pucciarelli – Mchedlidze, Tavano e Maccarone vanno in panchina. I nerazzurri, in serie positiva da 4 turni, cercano una vittoria per rimanere aggrappati al treno Champions. Roberto Mancini ritrova in difesa Ranocchia dopo la squalifica. Al posto dello squalificato Juan Jesus confermato Vidic, dopo la bella prova contro il Genoa. Icardi punta centrale, a sostegno Hernanes, Podolski e Palacio. Guarin in campo, Kovacic e Shaqiri in panchina.
Primo tempo equilibrato con poche emozioni e con i nerazzurri meno brillanti delle ultime uscite. Lampo dei padroni di casa in apertura di gara, Handanovic deve impegnarsi per respingere la conclusione di Hysaj. L’Empoli cerca di fare la partita, l’Inter respinge le incursioni dei toscani. Unico tiro per gli ospiti con Guarin, di poco a lato.
Il secondo tempo si apre con la novità Andreolli nell’Inter al posto di Ranocchia dolorante ad un ginocchio. Inizia la partita dei nerazzurri. Al 52’ un colpo di testa di Vidic non trova la porta dopo un’uscita a vuoto del portiere Sepe. Sei minuti dopo Hernanes per Palacio che di testa sfiora il gol. Tutto qua: l’Inter ritorna in letargo. Risposta dell’Empoli con Pucciarelli, Handanovic prima e D’Ambrosio dopo, salvano la porta interista. Mancini cambia, fuori Icardi dentro Kovacic. Insiste l’Empoli prima con Pucciarelli e poi con Maccarone, Handanovic è attento. Al 74’ esordio in nerazzurro di Shaqiri, esce Podolski. Nell’Empoli scampoli di partita per Maccarone e Tavano. La partita scivola via fino al novantesimo senza grosse emozioni, le squadre si accontentano dello 0-0. Un pareggio che forse non accontenta nessuno: l’Empoli resta in zona a rischio, l’Inter resta invischiata a meta classifica.
A fine gara Roberto Mancini rimprovera ai suoi la mancanza di personalità e coraggio, necessaria per vincere le partite anche lontano da San Siro. Maurizio Sarri si prende i complimenti per la partita della sua squadra ma resta con il rammarico di non aver portato a casa la vittoria.