Nel posticipo del Lunedì la Roma tenta in tutti modi di sbloccare la partita, ma nel secondo tempo rischia addirittura la sconfitta.
Serata stregata per la Roma che si dispone in campo con il ritrovato Gervinho, che semina il panico nella difesa del Cagliari, specialmente nel primo tempo in cui appare pimpante e dotato della solita velocità sulla fascia. Già al 4′ sfreccia sulla fascia, entra in area e prova il destro ma Avramov respinge, Gervinho tira sulla respinta ma Rossettini ribatte sulla linea di porta. Il protagonista per il Cagliari è senza dubbio Avramov che, oltre al tiro di Gervinho si rende protagonista di interventi a ripetizione: al 5′ su tiro di Maicon, al 39′ su tiro ravvicinato di Strootman, al 49′ su tiro al volo di Florenzi, al 51′ su nuovo tiro di Maicon, ma soprattutto al 93′ quando toglie letteralmente dalla porta un colpo di testa di Burdisso subentrato all’infortunato Benatia. Il portiere è anche fortunato al 37′ quando viene salvato dal palo colpito di testa da Gervinho. Il Cagliari però non sta certo a guardare, e De Sanctis deve metterci del suo per mantenere il risultato sullo 0-0. Gran parata del portiere giallorosso al 34′ su colpo di testa di Ibarbo e al 84′ su gran botta di Eriksson. Si segnala poi un gol annullato a Cossu per fuorigioco al 55′ e l’espulsione di Garcia al 72′ per proteste.
La partita vive due fasi: un primo tempo davvero pimpante per la Roma che attacca ordinatamente e mette in seria difficoltà la difesa del Cagliari che deve dire grazie ad Avramov per aver più volte salvato il risultato e una ripresa più fiacca da parte di entrambe le squadre che hanno controllato il match e vissuto di fiammate. La Roma a metà del secondo tempo ha accusato un evidente calo di ritmo e il Cagliari ha addirittura rischiato di passare in vantaggio sul gran tiro di Eriksson. La Roma è senz’altro una squadra quadrata e sviluppa a tratti un bel gioco e fa della velocità di Gervinho uno dei suoi punti di forza, ma l’assenza di alternative di gioco e di sbocchi al centro per la stoccata di un vero centravanti, ne rendono paradossalmente prevedibile l’azione tanto che già dopo dieci partite gli avversari ne hanno preso le misure e riescono ad imbrigliare il gioco dei giallorossi. E non basta a giustificare i tre pareggi consecutivi l’assenza di Totti falso centravanti. Per ora il campionato dice Juventus!