Domenica si terrà il derby Roma – Lazio e le tifoserie annunciano uno sciopero e l’assenza dalle curve per via delle barriere e restrizioni varie presenti nelle tribune.
Il prefetto Gabrielli afferma che in Italia ci sono molti problemi e lo sciopero delle tifoserie non dovrebbe essere al primo posto nella classifica delle cose a cui prestare attenzione. Afferma anche che se ci fosse un maggiore senso di responsabilità (non occupando le vie di emergenza o le sedute abusive) le barriere potrebbero essere rimosse in men che non si dica.
Il calcio, nelle altre nazioni, viene vissuto allo stesso modo ma nelle curve il comportamento è diverso, non si vedono persone che non rispettano le regole, che si picchiano, che lanciano lacrimogeni o che occupano le vie di fuga. Se in Italia ci si comportasse così, Gabrielli ha detto che non ci penserebbe sù più di due minuti e farebbe eliminare le barriere, ma ancora la mentalità deve cambiare, non si è pronti ad affrontare due tifoserie opposte sedute l’una accanto all’altra.
Ancora Gabrielli afferma che la responsabilità di feriti o, peggio ancora, morti, sarebbe la sua quindi non sarà facile fargli cambiare idea; solamente mostrando un comportamento maturo ed una reale voglia di cambiamento potrà fargli capire che può togliere i divisori fra le tifoserie e lasciare che si godano il calcio civilmente: un romanista accanto ad un laziale, senza che scoppi il putiferio.
Quanto ha affermato Gabrielli è forse un po’ duro ma non gli si può dar torto: avendo lui tutta la responsabilità deve stare ben attento alle conseguenze che potrebbero scaturire da un qualsiasi evento calcistico, per questo lascerà che le curve scioperino ma darà comunque loro la possibilità di dimostrare che possono vedere un derby civilmente senza che accada nulla.