Sconfitta indolore del Chelsea, già campione d’Inghilterra, ma che comunque è fragorosa, soprattutto pensando al fatto che non c’erano stimoli neanche per gli avversari che, a una giornata dal termine, navigano in una tranquilla posizione di metà classifica. 3-0 il risultato finale, con il match che chiude la 37° giornata di Premier League.
Per i Blues si tratta di una stagione riuscita a metà: se in campionato è riuscito abbastanza agevolmente a conquistare il titolo – anche per demerito degli avversari, che hanno fatto a gara per rendere facile la vita agli uomini di Mourinho -, in Champions League si poteva fare decisamente di più. Partita come una delle favorite, il Chelsea si è infatti fermato agli ottavi di finale, eliminato dal Paris Saint-Germain dopo un rocambolesco 2-2 allo Stamford Bridge di Londra.
La stagione non ha più nulla da chiedere al Chelsea, che ha comunque conquistato un titolo importante: si tratta del 5° titolo della storia per i Blues, che non vincevano il titolo dal 2010, quando sulla panchina del Chelsea sedeva l’attuale allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti. Nonostante ciò, per i 2.000 tifosi che si sono sobbarcati la trasferta a West Bronwich, era lecito aspettarsi di più. La gara si mette subito in salita per gli uomini di Mourinho, con la rete al 9′ minuto di Berahino, che sblocca il risultato per i padroni di casa.
Partita che si complica ulteriormente per il Chelsea, che oggi non riuscirà ad essere cinica sotto porta come siamo abituati a vedere: espulso Fabregas al 29′, per un brutto fallo a centrocampo. A quel punto, il Wba ha la strada spianata per una vittoria di prestigio contro i campioni d’Inghilterra: prima Berahino su rigore (47′) e poi Brunt (60′), chiudono la partita sul 3-0. Nonostante la pesante sconfitta, Mourinho va coi pugni alzati sotto la curva, a raccogliere l’applauso dei suoi tifosi: il Mou, nonostante tutto, resta un vero e proprio mito a Stamford Bridge e dintorni.