Bambino disegna Chiesa, la Fiorentina lo invita allo stadio

Divertente episodio accaduto ad un bambino tifoso della Fiorentina. Alla richiesta della maestra di disegnare la parola "Chiesa", lui pensa subito al suo beniamino sportivo. La notizia diventa virale.

Bambino disegna Chiesa, la Fiorentina lo invita allo stadio

Molte volte, in classe durante la lezione, è capitato a tutti di volare con la fantasia, e di sognare di essere da un’altra parte. Poi, la maestra ci riportava seduti nei bianchi di scuola e, più o meno felici, si ricominciava il lavoro sul libro, o sul quaderno.

Questo è quello che, sicuramente, è accaduto a Vittorio. Un bimbo di 6 anni come tanti, alle prese con i compiti, e le prove scolastiche. Con la sola differenza che il suo volo pindarico è stato talmente reale da non consentirgli di ritornare con i piedi per terra. Per questo motivo, alla richiesta di trasformare la parola CHIESA in un disegno, la prima cosa che gli è balenata davanti agli occhi non è certo stato l’edificio dove la domenica mattina si professa la Santa Messa, bensì ha subito pensato ad un pallone, uno stadio, tanti tifosi, e il suo eroe, Federico Chiesa, giocatore della Fiorentina, senza dubbio impegnato in qualche azione da goal.

Appena tornato a casa, il papà ha subito preso allegramente il compito del figlio, e ha reso nota la notizia, che è arrivata fino all’orecchio del club dei Della Valle, e anche loro, rimanendo simpaticamente colpiti da tanto fervore, hanno subito inoltrato un invito alla famiglia del piccolo tifoso.

Così, grazie a questa piccola mancanza a livello scolastico, non si è fatto attendere un invito allo Stadio Franchi per incontrare tutta la squadra. Potremmo solo immaginare la felicità di Vittorio, e senza dubbio anche quella del padre Dario. Li attende una giornata difficile da dimenticare, ricca di emozioni.

Ecco una chiara dimostrazione che non sempre la felicità dei genitori sono i voti alti: a volte, basta un compito non proprio azzeccato, ma che produce inaspettatamente delle ricompense mai sperate!

Saremmo curiosi di sapere come ha preso, invece, questa vicenda la maestra del bimbo. Certamente, un sorriso le sarà scappato ma, si spera, anche un richiamino per l’attenzione!

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