Giornata di grandi soddisfazioni quella di ieri 20 agosto 2014 per i colori azzurri, ed è tutto merito del nuoto, uno sport spesso considerato minore ma che ci porta sempre grandi risultati. Ai campionati europei in corso di svolgimento a Berlino infatti Gregorio Paltrinieri conquista il gradino più alto del podio nei 1500m stile libero, mentre l’altoatesina e figlia d’arte Tania Cagnotto lo eguaglia nel trampolino da 1m.
Il primo oro è quello del fondista azzurro che percorre il chilometro e mezzo in vasca sempre al di sotto del record continentale facendo registrare alla fine il primato europeo di 14 minuti 39 secondi e 93 centesimi di secondo. Accanto a lui sul podio sono saliti Pal Joensen, atleta delle Isole Faer Oer (dipendenza danese) e un altro Italiano, Gabriele Detti che con il suo crono di 14 minuti 52 secondi e 53 centesimi suggella un podio all’insegna del tricolore.
Nei tuffi è, invece, sempre lei la punta di diamante della nazionale italiana: Tania Cagnotto. Stavolta non lascia spazio a delusioni e con una serie di tuffi che rasentano la perfezione conquista il gradino più alto del podio e la medaglia d’oro nel trampolino da 1m. La Cagnotto, nuova campionessa europea, conquista il titolo con un punteggio finale di 289.30 superando sul filo di lana la russa Ilinykh con 288.55 con un ultimo tuffo impeccabile. In questo caso il podio non è concluso da un’italiana per un soffio. Maria Marconi, infatti, arriva quarta con un punteggio di 285.50, appena 1 punto e 20 centesimi inferiore rispetto alla tedesca Punzel, medaglia di bronzo.
Accanto ai due successi azzurri sono inoltre da segnalare la new entry Arianna Castiglioni che raggiunge il bronzo nei 100m rana e la delusione Magnini giunto solamente ottavo nei 200m stile libero, uno dei suoi passati punti di forza.
Il medagliere azzurro, arricchito dei due nuovi successi, vede l’Italia in quinta posizione con tre ori, un argento e sette bronzi per un totale di 11 medaglie. Il Bel Paese è preceduto solamente da Russia, Gran Bretagna, Germania e Paesi Bassi, anche se il numero di medaglie d’oro è pari a quello dei cugini teutonici e olandesi.